" Vivi di noi: sei la verità che non ragiona..." ( Padre Turoldo )
THANATOS ATHANATOS
E dovremo dunque negarti, Dio
dei tumori, Dio del fiore vivo
e cominciare con un no all'oscura
pietra " io sono" e consentire alla morte
e su ogni tomba scrivere la sola
nostra certezza " thànatos athànatos "?.
Senza un nome che ricordi i sogni
le lacrime i furori di quest'uomo
sconfitto da domande ancora aperte?
Il nostro dialogo muta: diventa
ora possibile l'assurdo. Là
oltre il fumo di nebbia, dentro gli alberi
vigila la potenza delle foglie,
vero è il fiume che preme sulle rive.
La vita non è sogno. Vero l'uomo
e il suo pianto geloso del silenzio.
Dio del silenzio, apri la solitudine.
Salvatore Quasimodo ( La vita non è sogno )
***
SE TU VOLESSI, SIGNORE...
Se tu volessi, Signore,
potresti voltarmi come il tuo girasole,
chiamarmi in te come la cascata
chiamata dall'abisso. Ma tu resti,
invisibile e muto,
a soffrire la nostra somiglianza
divisa appena ( e troppo ) da una fragile parete
che fa intuire altro suono, altra luce
ma non li fa godere.
Renzo Bersacchi ( Marinaio di Dio )
***
ULTIMA PREGHIERA
Ascolta tu, Lontano.
Il resto è stanco.
Nel cavo di una volta
due note, una più alta
un varco nitido
arco su arco, un canto
fermo, non umano -
due finestre ogivali, una sull'altra.
Roberta De Monticelli ( Le preghiere di Ariele )
***
TU MI CAMMINI A FIANCO
Tu mi cammini a fianco,
Signore. Orma non lascia in terra il tuo
passo. Non vedo Te : sento e respiro
la tua presenza in ogni filo d'erba,
in ogni atomo d'aria che mi nutre.
Per la rèdola scura in mezzo ai prati
alla chiesa del borgo
Tu mi conduci, mentre arde il tramonto
dietro la torre campanaria. Tutto
nella mia vita arse e si spense, come
quel rogo ch'or divampa ad occidente
e fra poco sarà cenere e ombra :
solo m'è salva questa purità
d'infanzia che risale - intatta - il corso
degli anni per la gioia
di ritrovarti. Non abbandonarmi
più. Fino a quando l'ultima mia notte
( fosse stanotte! ) non discenda, colma
solo di Te dalle rugiade agli astri;
e me trasmuti in goccia di rugiada
per la tua sete, e in luce
d'astro per la tua gloria.
Ada Negri ( Fons Amoris )
***
IN UN CAMPO
Dopo l'ampio volo radente
di leggerissimi uccelli
queto sembra e intatto nel campo
ogni stelo sfiorato sulla cima.
E dal nuovo mistero il tuo amore
con imponderabile soffio
scende e scende al mio viso, e non lascia
in apparenza alcun segno.
Alessandra Capocaccia Quadri ( E gli occhi si apriranno )
da Poesie di Dio ( a cura di Enzo Bianchi )
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