mercoledì 11 novembre 2020

POESIE DI VLADIMIR SERGEEVIC



  Col mio amore profetico ti proteggevo...


NON PER VOLONTA' DEL DESTINO


Non per volontà del destino, non per disegno

degli uomini, non per tuo disegno

io presi ad amarti, e col mio amore profetico

ti proteggevo, e ti protessi

dal male ascoso, dalle reti segrete.


Lascia pure che si addensino i nembi d'attorno

e che soffi sinistra tempesta e che desti il tuono le eco:

non paventare! lo scudo del mio amore

non cadrà dinanzi al fato tenebroso:

fra te e la furia del cielo esso sta ancora saldo,

così come un tempo.


E quando la morte avrà smorzato

dinanzi a noi due le lampade della vita terrena,

la fiamma dell'anima eterna ci condurrà

- come la stella d' Oriente - là dove la luce 

è inestinguibile. E là - davanti al Signore - tu sarai allora

dinanzi al Signore d'amore - la mia risposta.



                                               ***


ANGUSTO E' - LO VEDO - IL TUO CUORE PER ME


Angusto è - lo vedo - il tuo cuore per me,

ma spezzarlo mi dorrebbe. Oh, se ardesse in te

una sola scintilla, una scintilla sola di fuoco vivo!

Tu sei una gelida, perfida ninfa.


Ma non è nelle mie forze abbandonarti, dimenticarti,

ché il mondo si smagherebbe di tutti i colori,

e, in quella notte cieca, mute per sempre

diverrebbero tutte le folli fiabe e le folli canzoni.



                                            ***


MIA CARA, NON CREDO


Mia cara, non credo affatto alle tue parole,

né ai tuoi sentimenti, né ai tuoi occhi credo

e neppure a me stesso; credo soltanto

alle stelle che splendono in alto.


Fiume latteo, mi inondano

quelle stelle di sogni veritieri,

e in un deserto senza confini

allevano per me fiori non terreni.


E tra quei fiori, in quella eterna estate,

intrisa di argento azzurrino,

come bella tu sei, e come puro, libero

in quella chiarità siderale è l'amore.



                                           ***


OH, QUANTO IMMACOLATO AZZURRO


Oh, quanto immacolato azzurro v'è in te, e quanti,

quanti tenebrosi nembi! Come chiara ti splende

- al di sopra - la luce di Dio; come in te è ardente

e sfinente la fiamma del male!


Come in te arcanamente - con odio invisibile - si sono

incontrati nell'anima i due eterni poteri, come in te

stranamente, avvinghiandosi - folla scomposta -

si sono mischiate le ombre dei due mondi!


Ma ho fede: corrusco di folgori, il verbo divino

incederà attraverso codesta caligine, e tutto

diromperà in travolgenti ruscelli il nembo

tenebroso nella valle devastata


e la detergerà di lucente rugiada, spegnerà

il fuoco delle potenze maligne. La volta celeste schiuderà

il proprio splendore, e di immobile luce

tutta illuminerà la bellezza della terra.



                                              ***


A CHE LE PAROLE?


A che le parole? Attraverso la sconfinata distesa

dell'azzurro, le armoniose correnti delle onde eteree

ti recano l'impetuosa fiamma dei desideri

e il segreto sospiro di un tacito amore.


Trepido, presso la cara soglia,

lo sciame dei sogni obliati incontro ti accorre.

Non è lungo l'aereo cammino:

un attimo solo, e ti sono dinanzi.


E in quell'attimo dell'incontro invisibile

il mondo non terreno di nuovo ti illuminerà della sua luce,

e con angoscia e amore scuoterai via dalle palpebre

il greve sogno della consapevolezza terrena.



                               Vladimir  Sergeevic  Solov'ev   da   Poesie


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