INFANZIA
Ricordo la prima infanzia
e il sogno sull'oro piumino.
Un sogno o per davvero?
Qualcuno mi vide,
qualcuno entrò nel giardino
e in piedi mi sorrise.
- Il mondo - dice - è un deserto.
Il cuore dell'uomo è una pietra.
Amano gli uomini quel che non sanno.
Non ti scordar di me - Olga -
e io non dimenticherò nessuno.
***
E come il cuore d'un antico racconto
batte in molte lingue -
Tu, che non abbandoni alcuno mai
perduto, che la lebbra
sollevi con un soffio come cenere,
che dalla risacca delle generazioni
un popolo Ti raduni -
Dio di verità, Dio del risveglio,
Dio di colui che senza te perirà.
***
Lo sai, ti amo tanto,
che se l'ora verrà
e mi porterà via da te,
non mi porterà via:
come si può dimenticare il fuoco?
come si può dimenticare
che la felicità vuole essere
e il dolore vuole non essere?
Lo sai, ti amo tanto,
che non distinguo
il respiro del vento, il sussurro dei rami, la vita della pioggia,
la via simile a una candela,
quel che mormora la tenebra aliena,
che accese la mente come un cerino
e persino il povero battito
della farfalla rinsecchita sul vetro.
***
Al flauto il flauto risponde,
non d'osso né di legno,
ma quello che tengono i monti
tra caverne e fenditure
danno alle corde non dissimili corde
e alle parole la parola.
E alla stella della sera che rapida sale
risponde la preghiera del mio cuore:
Tu porti mille stelle all'aperto,
stella della sera,
e di mille preghiere
s'incendierà il mio cuore,
miriadi di preghiere per una sola cosa:
destati!
Guardami - amico mio ispirato -
vedi come arde la notte.
***
Dice lo stagno:
avessi mani e voce,
oh come avrei saputo amarti, coccolarti!
Gli uomini - sai - sono avidi e malati
sempre: strappano i vestiti degli altri
per farsene bende.
A me invece non occorre nulla:
la tenerezza- credi - è una guarigione.
Ti appoggerei nel grembo le mani
come fa il cagnolino di casa,
e scroscerei la voce dall'alto
come fa il cielo.
Olga Sedakova da Solo nel fuoco si semina il fuoco
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