Non è linea il corso di natura
che l'uomo traccia per saldare
desideri di una vita sbriciolati.
Rotto il giocattolo, il bambino batte
i pugni piange voglio il giocattolo
fino a sfinirsi.
Come bolle affogano nel cielo
i sogni che si sporgono troppo.
A te è dato tendere i fili
e asciugare i vestiti.
***
Da quando è nato Pietro, a casa manca tutto:
le borse per il secco, i biscotti a colazione,
la giacca in pulitura, il faretto della sala.
Si fa brina la muffa sulle arance,
sugli scaffali scadono le cose,
anche il frigo spesso è vuoto.
Ma non è che ricomprando tutto
la casa tornerà normale.
***
Un figlio malato è un sogno spaccato
i cocci sul tavolo ovunque.
Il primo errore è volerli riattaccare
evitando di varcare la tragedia.
Il secondo è non capire
che quel vaso mai c'è stato.
***
Eravamo il lievito del pane,
un cucchiaio di odori stropicciati.
Ora guardo a ponente, primavera
per noi non ci sarà.
Bruciavo di volerti ancora
com'eri. Ora corto
è il fiato, le forchette a parlarsi
sole nella bonaccia del pranzo.
Lascio il timone, conto alla rovescia.
Come afferrano l'alba le labbra
cucite, le gemme innevate?
***
COSE DA DIRE A PIETRO
Poche strade sono diritte, spesso solo dentro noi.
Guarda sempre l'orizzonte, ad ogni curva cambierà.
Coltiva l'attenzione, metti nello zaino solo quello che ti serve.
Lungo la salita pensa al libro vetta.
Trova il tuo passo, importante è arrivare.
Dopo la salita, goditi la discesa senza fretta.
Vincere non insegna nulla. Devi prendere per conoscerti, però non troppo.
Aggiusta i pezzi con coraggio, è la vita che ti è data.
Non temere di cadere, qualcuno ti raccoglierà.
Dopo il temporale l'aria si pulisce.
Ridi, che la vita è una.
Roberto Cescon da Silloge inedita
"Ridi, che la vita è una" è una grande filosofia
RispondiEliminaGià...
RispondiEliminaE se proprio proprio non avessimo motivo di ridere, sorridere si può sempre...