Rammentami così come adesso...
Quanto poco mi è dato congiungermi
con te in incavi, sporgenze e solchi.
Quanto poco: solo gomiti e ginocchia
per puntellarmi. Insaziato appello
di penetrare nei pori della pelle, nel flusso
del tuo sangue come una cascata di montagna,
aderire ai meandri di cervello e viscere
e - come radici - intrecciare le vertebre
così che solo la scure vi si
quanto poco mi è dato dalla stolta natura :
adattare in un unico incastro
l'elementare armatura maschile.
***
CON TENERA PUNTA DELLA LINGUA
Sul tenero i versi migliori si scrivono
con la tenera punta della lingua -
sul tuo palato, sul petto,
con fine grafia, sul ventre ...
Ma no - amato - io scrivevo buona buona.
Posso - con le labbra - cancellare
il tuo punto esclamativo?
***
OSPITE
Prima senza resistenza
mi concedo alla tua linfa,
Maschio : impeto, pressione.
poi ti ricordo: il pube
sotto la polpa cela l'osso,
e tu non padrone sei, ma ospite.
***
PERCHE' IO SUPREMA TUA MORBIDEZZA
Perché io suprema tua morbidezza
son fatta della tua suprema durezza:
dalla tua costola?
Perché nulla vi è di duro in te
che mai non diverrebbe morbido
in me.
Io - tuo secondo Io.
Tu - mio secondo Tu.
Pronome privo
di lunghezza e altezza
eccitante e sola ampiezza,
vastità e durata
e candela nuziale.
***
MI TIENI LE BRACCIA
Mi tieni le braccia: credi
d'avermi catturato?
Lascerò il corpo, coda di lucertola.
E quel che tra le mie gambe cercavi
ti toccherà cercarlo tra le stelle.
***
RAMMENTAMI COSI'
Rammentami così
come adesso: distratta e tagliente.
E la parola che batte contro la guancia
come una farfalla contro la tenda.
Vera Pavlova da La nuova poesia russa
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