lunedì 31 luglio 2017
STRUTTTURA DEL CONFLITTO AMBIVALENTE 2
(...) Un aspetto estremamente importante che, sebbene sia implicito
nella teoria kleiniana, non è stato finora messo sufficientemente
in chiaro nella letteratura, è che il processo di scissione dell'
oggetto in buono/ cattivo è concomitante a , e sovente implica
tre altri ordini di fenomeni: il primo è l' elusione di ogni
colpa da parte del soggetto ambivalente, in quanto essa potrà
facilmente essere proiettata sull'immagine cattiva dell' oggetto
partendo da un qualsiasi difetto o dettaglio negativo; la
scissione ambivalente consente cioè di trasformare l'
affermazione " ti odio ( infantilmente ) perché non sopporto che
tu non mi ami", oppure " perché hai quello che io non ho", in
"ti odio ( a buon diritto ) perché sei cattivo e spregevole".
In questa sostituzione oltre al ribaltamento del rapporto di
dipendenza o subalternità, l'immagine di sé non solo viene
preservata, ma addirittura magnificata. Il secondo punto è che
questa operazione di scissione implica necessariamente una
ristrutturazione narrativa fondata su una
falsificazione della realtà: perché il partner venga percepito
oggettivamente come cattivo è necessario avere delle
prove e dei punti di appiglio. Tutto ciò che di buono è stato
fatto da lui non ha più nessun valore rispetto a " quella volta
che ( mi ha trattato male, mi ha risposto male, si è dimenticato
di me, mi ha umiliato, mi ha fatto sentire inferiore...):il
dettaglio diventa la leva con cui l'ambivalente riscrive il
proprio romanzo finalizzato all'elusione di ogni personale
responsabilità.
Il terzo punto è che il processo di scissione non avviene - per
così dire - razionalmente o a tavolino, ma concomita con
imponenti fenomeni di turbolenza emotiva
(scoppi di rabbia, sensazioni di angoscia, disturbi di
conversione etc ), cioè, come si è già detto, con le
manifestazioni della regressione dallo psichico al fisico. (...)
Riccardo Dalle Luche & Simone Bertacca da L' ambivalenza e
l'ambiguità nelle rotture affettive
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