Rivoluzionario: questa notte
non sarò nel tuo letto.
Non ti stupisca la sovversione d'amore,
padrone antico.
Tu ti dai da fare
e ti preoccupi tanto di problemi sociali.
Non ti accorgi - buffone -
che in casa tua
ripeti esattamente
le maniere del miglior tiranno.
***
Ti amo.
Tu sei il mio popolo.
Ma hai nelle mani una mitraglia
e nei tuoi occhi oscuri poliziotti.
Non c'è
comunicazione fra il mio amore
e la tua violenza.
***
Lo so.
Non sarò mai altro che una
guerrigliera dell'amore.
Sto messa un po' così
come alla sinistra erotica.
Scagliando munizioni
contro il sistema.
Perdendo forza e tempo
a predicare un vangelo superato.
Andrò a finire come quell'altro pazzo
che rimase
steso sulla Sierra.
Ma visto che la mia lotta
non è politica che serva ai maschi,
mai pubblicheranno il mio diario
né costruiranno un comunismo popolare
di manifesti
e drappi con le mie fotografie.
***
Guarda:
con queste mani giocavo con le bambole
e gioco a far la donna.
Le uso per mangiare e denudarmi.
Per stringerti
con passione e tenerezza
i testicoli
- due mondi di mistero -
i tuoi peli e il tuo silenzio.
Ma me ne servo pure
per cavarti gli occhi
per straziare la tua carne
e per procurarti profonde cicatrici
nel cervello.
***
Possiedo fegato, stomaco, due ovaie,
un utero, cuore, cervello e altri accessori.
Tutto funziona in ordine, pertanto.
Rido, grido, insulto, piango e faccio l'amore.
Poi lo racconto.
Ana Maria Rodas da Poesie della Sinistra erotica e altri versi
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