Foto di Donatella D' Angelo e José Lasheras
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" Lo ammetto. Ho iniziato a leggere il libro di Donatella D'angelo,
Memento Vivere, conoscendo la vicenda biografica. Non si
dovrebbe. Ma è successo. Così ho lasciato che le sue parole
costituissero l'aria della storia, anche se non c'è stata la
possibilità che essa si dipanasse. Donatella e José si innamorano:
sono entrambi fotografi e decidono di lavorare insieme. Tutto si
colloca nella drammatica tenerezza del tempo prima di ogni
evento, dove ogni istante è perfezione, illusione, desiderio. Non
sanno cosa potrà accadere: se ne vanno in un casale del
Monferrato, si spogliano e si fotografano. Sono come sono: un
uomo e una donna. Ma José sa che gli rimangono pochi mesi di
vita e non lo dice alla compagna. E' così che nasce la storia di
Memento Vivere, la raccolta poetica di Donatella D' Angelo
corredata dalle immagini scattate insieme a José Lasheras.
Le immagini e le parole- come in amore - nascono da questa
disparità, da un abisso, un vuoto, una mancanza. Nelle fotografie
essi sono vicini nel momento in cui sono più distanti, mai così
nudi, mai più così vivi. Le fotografie che si sono scattati insieme
lo fanno intuire, celebrano questo mistero, rivelano l'attimo
sospeso della perfezione. Il tempo si ferma, lo spazio si dilata,
i corpi perdono la loro consistenza. La morte e la vita si
incontrano nell'attimo sospeso dell'estasi: ognuno esce da se
stesso ed entra nell'altro attraverso il proprio riflesso, il proprio
doppio fotografico, la propria anima , " l' ombra luminosa che
accompagna il corpo ". "
Silvia Mazzucchelli da Doppiozero
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