giovedì 13 luglio 2017
IL DIARIO DI FRIDA ( Kahlo ) 1
Sono stata ammalata per un anno.
Sette operazioni alla spina dorsale.
Il Dr Farill mi ha salvata:
mi ha restituito la gioia di vivere.
Ma sono ancora su una sedia a rotelle
e non so se presto tornerò a camminare.
Ho un busto di gesso che, pur essendo
una scocciatura terribile, mi aiuta
a stare meglio con la schiena.
Non ho dolori, solo una stanchezza
infernale, ben lontana dall'usare
quel poco di positivo che la salute mi consente
per contribuire alla rivoluzione.
La sola vera ragione per vivere.
Se soltanto avessi vicino
a me la sua carezza
come l'aria accarezza la terra -
la realtà della sua persona
mi farebbe più felice, mi allontanerebbe
dalla sensazione che mi riempie di grigio.
Nulla dentro di me sarebbe così più profondo,
così definitivo. Ma come gli spiego
il mio enorme bisogno di
tenerezza? La mia solitudine di anni,
la mia struttura non conforme per disarmonia,
per inadeguatezza. Io credo che sia meglio
andare, andare, e non scappare.
Che tutto passi in un momento.
Magari.
Bambino- amore. Scienza esatta.
Volontà di resistere vivendo,
sana allegria, gratitudine infinita,
occhi nelle mani e tutto nello sguardo.
Limpidezza e tenerezza che dà frutti.
Enorme colonna vertebrale
che è base di tutta la struttura umana.
Vedremo e impareremo:
ci sono sempre cose nuove,
sempre legate a quelle antiche e vive.
Alato. Mio Diego mio
amore di migliaia di anni.
Sadga. Yrendica.
Frida.
DIEGO
ANNIVERSARIO DELLA RIVOLUZIONE
7 Novembre 1947.
Albero della speranza
tienti saldo!
Io ti aspetterò -
Rispondesti a un senso
con la mia voce e io sono piena
di te, aspettando che giungano
le tue parole
che mi faranno crescere e
mi arricchiranno.
Diego,
estoy sola.
Il Diario di Frida Kahlo ( Autoritratto intimo) a cura di Sarah M. Lowe
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