Lacan, l' Ariete
GRATITUDINE
(...) Il lettore italiano potrà trovare in questo piccolo e delizioso
libro un ritratto inedito di Jacques Lacan, sicuramente lo
psicanalista più geniale e sovversivo della storia della
psicoanalisi dopo Freud. Catherine Millot ha vissuto con lui
l'ultimo decennio della sua vita come amante, compagna,
allieva e analizzante. Avendo al momento della stesura di
questo libro raggiunto la stessa età di Lacan quando iniziò il
loro rapporto, l'autrice ha avvertito l'esigenza di omaggiare
l'uomo che l'ha incantata e che ha profondamente amato " Un
appuntamento da onorare, un modo di ritrovarlo". Non si
dovrebbe dimenticare - infatti - che questo ritratto è stato
scritto da una donna come un dono d'amore, la manifestazione
di un sentimento di gratitudine che non solo - come invece tante
volte è accaduto nella storia della psicoanalisi - non si è
ribaltato nel suo contrario, ma non si è mai estinto, resistendo
indenne alle prove del tempo. Non è frequente non sputare sul
proprio maestro, sul proprio analista o sul proprio amante.
Non è frequente non lasciare che l'odio prenda il sopravvento
sull'amore: far prevalere la gratitudine sull'ingratitudine.
E' accaduto a molti allievi e amici di Lacan.
Il ritratto che Catherine Millot ci offre di Lacan, non è tanto
il ritratto dello psicanalista, ma - innanzitutto - dell'uomo che
ha amato. E' chiaro che questa distinzione può lasciare il tempo
che trova perché non è mai del tutto possibile distinguere l'
uomo dal suo pensiero, soprattutto se l'attività che ha
impegnato con passione Lacan per una vita è quella della
psicoanalisi. In questo ritratto Lacan emerge come un uomo
che non assomiglia per nulla allo stereotipo cadaverico dell'
analista come privo di passioni, neutro, separato dal desiderio.
Un'immagine mummificata e falsamente padronale che non gli
è mai appartenuta, né come analista, né nella sua vita.
Questo piccolo libro ci restituisce il ritratto di un uomo che non
si sottrae alla spinta del desiderio ma che, anzi, rende tale
spinta il motore di una nuova etica. In questo la sua vita
corrisponde alla sua dottrina : l'" intemperanza" del desiderio,
teorizzata dallo psicanalista, diventa l'intemperanza dell'uomo.
(...)
Massimo Recalcati da Vita con Lacan
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