venerdì 14 luglio 2017

IL CANDIDATO

 
 
 
                                                          
                                                              Il   Candidato


Punto primo: lei è il tipo di persona che noi trattiamo?
Ha
occhio di vetro, gruccia o dentiera?
Protesi o uncino,
seni o inguine di gomma,

suture comprovanti asportazioni? No, no? E
cosa possiamo darle a queste condizioni?
Basta piangere.
Apra la mano.
Vuota? Vuota. Ecco una mano

per riempirla, disposta
a portare tazze di the e fugare emicranie
e fare tutto quel che le dirà.
Vuole sposarla?
Con garanzia

che le chiuderà gli occhi nel finale
e si squaglierà di dolore.
Rimpolperemo le scorte con quel sale.
Lei è proprio nudo, noto.
Che gliene pare di questo vestito?

Nero e stecchito, ma non male.
Vuole sposarlo?
E' impermeabile, infrangibile, inattaccabile
da bombe e fuoco in caduta libera.
Mi creda, ci si farà seppellire.

La testa , ora - mi scusi - è vuota.
Ho quel che ci vuole.
Vieni qui ,zuccherino, esci dall'armadio.
Bene, che ne pensa?
Nuda come un pezzo di carta al momento

ma in venticinque anni sarà d'argento,
in cinquanta, d'oro.
Una bambola viva, sotto ogni aspettativa:
sa cucire, sa cucinare,
sa parlare, parlare, parlare.

Funziona, non ha nessun pezzo rotto.
Ha un buco? E' un cerotto.
Ha un occhio? E' una visione.
Ragazzo mio, è la sua ultima occasione:
la vuole sposare, sposare, sposare.


        Sylvia  Plath     da       The Collected Poems




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