lunedì 27 novembre 2017

TRASFORMATI IN PAROLE

 
 


                                                                      Que reste - t - il ...


Trasfòrmati in parole:
senza più compagnia di fiati e di viole
facendo posto alla tua vita
la mia più niente ha a che fare
con gli anni
se correndo intorno a un solo nome
è sempre di te e di me che si tratta
e sempre le stesse armi
potenti di lutto e afflizione
che pure nei sogni a rovina
inseguono la mia levigatezza.
Ti vedo sui tuoi passi tornare ancora
più sottile le braccia già esitanti le gambe
nel tempo lentissimo della paura.


      Cosimo Ortesta   da           Serraglio primaverile



2 commenti:

  1. Affascinante come i versi, questa musica, insieme alla magia dei suoi interpreti. Tra i due mi prende soprattutto Galliano, di cui ricordo di aver ascoltato tempo fa il "Concerto opale": una meraviglia...
    Grazie di queste tue scelte!!!

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  2. Della canzone - un classico della musica francese con un testo molto bello di Charles Trenet- conoscevo le interpretazioni di Aznavour, Dalida e quella rivisitata da Ornella Vanoni.
    Ma mi sembra molto suggestiva anche questa versione strumentale del duo Galliano- Fresu. Dolce, un po' malinconica.
    Grazie della visita e del commento.

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