Narrava racconti di fantasmi...
(...) Nell' America del Sud era stata catturata- nella sua infanzia -
ed era stata venduta una volta e un'altra e un'altra, e di
padrone in padrone era andata a parare nella città di Salem,
nell' America del Nord.
Là, in quel santuario puritano, la schiava Tituba serviva in
casa del reverendo Samuel Parris.
Le figlie del reverendo l'adoravano. Loro sognavano ad occhi
aperti quando Tituba narrava loro racconti di fantasmi e
gli leggeva il futuro nel bianco di un uovo. E nell'inverno del
1692, quando le bambine vennero possedute da Satana e si
rivoltolavano e gridavano, solo Tituba riuscì a calmarle, e le
accarezzò e gli sussurrò racconti finchè non si addormentarono
sul suo grembo.
Questo la condannò: era lei che aveva messo l'inferno nel
virtuoso regno degli eletti da Dio.
Fu così che la maga cantastorie fu legata al patibolo, nella
pubblica piazza, e confessò.
L'accusarono di cucinare dolci con ricette diaboliche e la
frustarono finché non disse di sì.
L' accusarono di ballare nuda nei sabba e la frustarono finché
non disse di sì.
L' accusarono di dormire con Satana e la frustarono finché non
disse di sì.
E quando le dissero che le sue complici erano due vecchie che
non andavano mai in chiesa, l'accusata divenne accusatrice e
indicò col dito quel paio di indemoniate e allora non venne più
frustata.
E da quel momento la forca non smise più di lavorare. (...)
Eduardo Galeano da Donne
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