sabato 11 novembre 2017
POEMAS DE AMOR 3
(...) Il successo di Alfonsina è una rivendicazione non solo della
propria storia, ma anche di quella delle sue consorelle. Con
una materia comune dell'esperienza non si limita a desiderare
o a lamentare: ironizza, accusa, consapevolizza. Reclama per
sé - in quanto donna - i diritti dell'uomo: innamorarsi
fisicamente, sottolineare il desiderio come aspetto fondamentale
di una relazione, desiderare pur non amando, prendere l'uomo
e decidere quando lasciarlo. Traccia un profilo di donna
cerebrale e contemporaneamente sensuale, rendendo più
complesso l'archetipo femminile che va ben oltre la donna /
saggia, la donna / angelo e la donna / demonio.
Giustamente l'elaborazione di una figura femminile più
integrata, è una delle chiavi del successo immediato e durevole
di Alfonsina. La donna integrata presenta nella sua poesia un
elenco di rivendicazioni e diritti basati su autodeterminazione
e autosostentamento. E' una figura identificatoria che si
delinea :
Potrebbe darsi che tutto ciò che in versi ho sentito
altro non fosse che quello che mai ha potuto essere,
altro non fosse che qualcosa di vietato e represso
di famiglia in famiglia, di donna in donna.
Alfonsina scrive quel che si proibisce e si reprime. Lei è " colei
che incompleta vive sempre la sua vita " e ipotizza le ragioni
di questa incompletezza culturale e fisica. Per questo è in grado
di esprimere e di rivendicare le sue consorelle, di dire quel che
non si dice. Anche perché la superiorità maschile nella sua
poesia si presenta incerta, Alfonsina corregge alcuni tòpoi
della letteratura erotica secondo la prospettiva di una donna
che ha appreso e ne sa più dell'uomo :
INGANNO
Sono tua, Dio sa perché, giacchè capisco
che domani mi abbandonerai freddamente
e che, oltre l'incanto dei miei occhi, ti vince
l'incanto del desiderio, ma non mi difendo.
Aspetto che un giorno qualunque tutto questo finisca,
poiché intuisco subito ciò che pensi o vuoi.
Con voce indifferente ti parlo di altre donne
e tento anche l'elogio di qualcuna che fu tua.
Ma tu sai meno di me e - un poco orgoglioso
che io ti appartenga - nel tuo gioco ingannevole
persisti con arie da attore padrone della parte.
Io ti guardo tacita col mio dolce sorriso
e quando ti entusiasmi, penso: non affrettarti,
non sei tu che mi inganni; chi mi inganna è il mio
sogno. (...)
Alfonsina Storni da Poemas de Amor
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