La visione nemmeno contemplò l'amore...
Vederti e innamorarmi
è stato un punto solo
e chi la giudicasse frase fatta
sappia che se pecca
è per difetto
perché la visione
nemmeno contemplò l'amore
ma fu direttamente previsione
di tutto il patimento destinato.
***
Ti sei sempre riassunta per me
nei tuoi occhi.
Così hai dominato i miei pensieri
sotto la forma dell'ellissi indiana
dove su bianco smalto l'iride
si vetrifica attorno alla pupilla.
Così sognarti
è sempre stato guardare da lontano
due fuochi fatui
in un cimitero celtico.
Così la tua immagine
è l'ultima che vede di notte il guidatore
prima del frontale.
***
Come Kokoschka
mi farò una bambola
identica a te
ma diversamente da lui
non me la scoperò
perché il sortilegio che ci strema
ti fa intoccabile
persino nel delirio.
***
I poeti latini
avevano una splendida espressione
per indicare le stelle che cadono in estate:
labentia signa
cioè segni scivolanti.
Tale mi sembra il tempo
in cui ci siam baciati
scia luminosa
passata troppo in fretta.
L' astrofisica insegna tuttavia
che quel teatro
caro ai bambini e agli innamorati
non è caduta e non è scivolamento
ma solamente morte.
***
Mi son fatto un punto d'onore
di non restare deluso da te
e a dispetto del tuo impegno
ci sono sempre riuscito.
Però mi chiedo
perché aver salvato l'illusione
se adesso devo portarla in un campo
e strangolarla da me.
Michele Mari da Cento poesie d'amore a Ladyhawke
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