Camminando tra le brezze, essere il porto degli uccelli...
Se non sono radice, e solo questo,
ahi, quando si vedranno il mio stelo e i miei fiori,
e quando nasceranno i frutti?
Quale giorno attende il tempo, quale l'aria,
e perché Dio mi vuole lancia oscura
nella sua dura terra?
Non è che non voglio più essere radice
quando già posso essere tronco, foglie, rami,
dei miei fiori più belli.
Frutto fra i denti degli uomini,
voglio continuare ad essere radice.
Spiccare il salto trascinando terra
e unirla al cielo.
Sempre radice, tra il grano
scuro come ora sono scura.
Ma andando verso il regno del volo,
camminando tra le brezze, essere il porto degli uccelli,
il legno della trave, e che le coppe
si colmino del mio corpo e della mia essenza.
Se non spero di essere fiore, aprimi in frutto,
avere tra le mani terra e cielo,
vibrare come colonna fra i due.
Tu Dio, tu che mi hai creato, non costringermi
ad essere una radice della terra:
radice, solo radice, profonda radice.
Carmen Conde da Senza Eden
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