Viaggia l'occhio che guarda lungo un arco completo: dalla tenerezza all'orrore.
Se il desiderio testardo lavora
sotto traccia, incapace di imporsi
con la sua forza travolgente,
lasciando però accesa una modesta
brace, sufficiente a confondere
e agitare il corpo - allora
il dolore è assicurato.
***
Rinunciare al desiderio non porterà
alla quiete, ma a una sottile,
cupa depressione. Dunque lanciarsi sì,
ma verso dove, se il bersaglio
viene indicato dai contorti
ghirigori della mente, non dallo slancio
cieco e sicuro di un corpo che sa
cosa reclama? E dunque? Dunque
c'è solo da sperare di incontrare
un desiderio a specchio - quello di chi,
sprofondato a sua volta dentro
a un pozzo, sia altrettanto interessato
a riportare in superficie l'acqua
fresca e dissetante tirata su col secchio.
***
Come tenere a bada quella metà
avariata di me stesso che reclama
di continuo voce e combina
di continuo danni? E' infida
testarda petulante insonne.
***
La battaglia campale ha sempre
corso nel cuore della notte.
Io non mi illudo di poter far fuori
quella perfida creatura: in lei
si assommano le sette vite
di sette gatti convolati a loro volta
a sette nozze. Con la Medusa
che mi porto dentro potrò soltanto
patteggiare - fiero del mio sforzo-
nessuna testa da tagliare,
nessun falcetto adamantino,
semmai una convivenza faticosa
in attesa del primo chiarore del mattino.
***
Quanto più la scena vitale
si confonde, tanto più
assecondo le onde
del dormiveglia mattutino -
l'accavallarsi di fantastico e reale.
Che non sia la via migliore
per orientarsi poi
tra il bene e il male?
***
Quando ti prende un crampo nel pieno
della notte, capisci l'importanza
di avere compagnia nel letto.
Sarà un altro il momento
per valutare se quel matrimonio
sia poi così perfetto.
***
Chiude gli occhi chi dorme,
chiude gli occhi chi muore.
Viaggia l'occhio che guarda -
lungo un arco completo:
dalla tenerezza all'orrore.
Franco Marcoaldi da Tutto qui
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