Poi recise il mio fil la giusta morte....
Vissa teco son io molti e molt'anni,
con quale amor, tu 'l sai, fido consorte;
poi recise il mio fil la giusta morte
e mi sottrasse a li mondani inganni.
Se lieta io goda nei beati scanni,
ti giuro che 'l morir non mi fu forte,
se non pensando a la tua cruda sorte
che sol ti lasciava in tanti affanni.
Ma la virtù, che in te dal ciel riluce,
al passar questo abisso oscuro e cieco,
spero che ti sarà maestra e duce.
Non pianger più, ch'io sarò sempre teco,
e, bella e viva, al fin della tua luce
venir vedraime e rimenarten meco.
Jacopo Sannazzaro da Le Rime ( Sonetti et Canzoni )
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