mercoledì 27 ottobre 2021

LJUBOMIR IL BULGARO

 


                                                     
                                                           E non riesco a perdermi...




" Fissare l'attimo è il tratto stilistico di Levcev: negli autentici artisti e in generale nei creatori è presente una forza interiore tesa a superare lo spazio e le strette cornici di ciò che è limitato. Ciò che più gli interessa - come ha scritto in una delle sue poesie - è di essere il più sincero, il più originale, il più se stesso possibile. Il suo verso è intellettuale, ma il suo intellettualismo non è schematico, bensì carnale, virile, colorito " . ( Andrej  Voznesenskij )






Oh cara,

apri la porta del sogno -

sto arrivando.

Io ritorno volontariamente

nella gabbia del fuoco.


E nuovamente spunta il cosmo dal volto di stella.

Il mio cuore ti invia il suo segno.


Il faro marino pulsa come un dattilo

con due luci brevi e un buio lungo.



                                              ***


Se ne va la luce rossa.

L'ultima lince selvatica scruta

cose per noi invisibili.

Se ne va la neve dalla cima dei monti.

Le cabine della funivia immobili

viaggiano verso l'oblio,

viaggiano.

Come un miraggio scacciato.

Come una speranza disperata.

Se ne va questa epoca,

se ne va l'estasi...

E  solo io rimango.

Non so se potrò scriverti ancora.

Non so se potrò vederti.

Ma so che non c'è modo che io ti dimentichi

fino alla fine

e forse anche dopo.

Dimenticherò le chiavi sulla porta del non essere.

Dimenticherò gli occhiali e diventerò cieco.

Con dita insanguinate ti cercherò,

ma tutto quello che toccherò

diventerà polvere.



                                              ***


Amo il cielo di notte

perché lui solo è nudo.

E questa luce del giorno mi impedisce

di guardare la nudità dell'universo.


Oh questa nudità delle stelle!


Non rivestirti!

Voglio guardarti.

Per decifrare la tua materia

che così prepotentemente mi attrae.


Amami!

Sii la mia notte!



                                                ***


Oggi è l'onomastico

di chi non ha il nome di un santo.

Allora, su, giochiamo

agli scherzi

di Amore...

Passione mia!

Mio meraviglioso inganno!

Mio Purgatorio!

Mio unico amore!

Ti cerco febbrilmente.

Mi dimeno -

così come un animale ferito

cerca sui prati

l'erba medica che lo guarisca.

Dove sei?

Vedo Male.

Ah, vedo male!

Chi tira le fila della mia vita?

Chi le tira

così maldestramente?

Voglio perdermi

in una città,

in una notte,

in una folla,

dove nessuno mi riconosca

e io non riconosco nessuno.


E per questo

saranno tutti buoni.

E io non sarò

repellente.

Ma non riesco a perdermi.


Ovunque ci sono cartelli.

Ovunque ci sono segnali.

Ovunque ci sono indicazioni.


Signora Davidora

mia

prima

maestra -

perché mi hai insegnato e leggere?

mi odiavi a tal punto?


Ecco

la luna tramonta

al sorgere del sole.

O forse albeggia dal tramonto...

Questo non so più decifrarlo:

non c'è una scritta!

Non c'è una scritta in cielo!


Amore mio!

Mia  unica passione!

Mio meraviglioso inganno!


Noi

mai 

più

ci incontreremo.


Perché,

quando dico:

" Su, cominciamo

una vita nuova! "

tu ti trovi

in un'altra costellazione.


E anche

perché

quando tu dici :

" Su, cominciamo

una vita nuova !"

io mi trovo già

in un altro mondo

dove tutto è segnalato...

E non riesco a perdermi.




                             Ljubomir Levcev   da    I passi dell'ombra ( a cura di G. Dell' Agata )



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