Le storie sono all'inizio tutte uguali...
Come suggerisce la stessa autrice nella nota conclusiva, il termine di paragone più istintivo e naturale per descrivere " Un buon uso della vita", sarebbe l' Antologia di Spoon River. E certamente una similitudine esiste, ma è superficiale : all'autrice sembra infatti interessare la composizione di un mosaico di vite molto di più di quello di un mosaico di morti, laddove la morte stessa è quasi un pretesto per volgersi indietro per descrivere non la fine in sé, ma il percorso, con le debolezze, le indecisioni e le mancanze di una serie di donne. Va specificato - infatti - che stiamo parlando di un'universo unicamente femminile e quindi anche l'osservazione della morte e della vita avviene dal medesimo punto di vista : non una poesia femminile, ma una poesia sulle donne e dalla prospettiva delle donne all'interno di una società che appare ancora sbilanciata in senso patriarcale, in cui accade che la figura femminile venga troppo spesso sottomessa o - al contrario - idealizzata.
le storie sono all'inizio
tutte uguali
nasci da un ventre aperto
dal buio vedi la luce
ma subito la storia cambia
secondo il luogo lo status
il modo e l'accoglienza
non c'è una regola prescritta
uguale a tutti
ognuno trova a caso la sua stanza
chi bene - felice lui o lei - chi
con dolore.
***
la sua era stata una morte protratta
iniziata tempo addietro
ancora al tempo che pareva intatto
speranze attese meraviglia
e intanto si muoveva su una faglia.
***
lei ( invece ) era morta di notte
tra le botte della sera e quelle del mattino
s'era sottratta all'impeto
alla colpa perfino alla desolazione
e la solitudine che la penetrava
non dava godimento alcuno.
***
era morta da persona irrisolta
non portava a compimento
alcun progetto alcuna idea
entusiasta festosa all'apparenza
covava un rancore sepolto
anch'esso irrisolto.
***
Marina Cvetaeva
le donne che non legano una fune
a una trave
per librarsi
in aria
libere nei pensieri
accettano la disperazione i momenti neri
e remissive
tornano all'occupazione.
Gabriella Musetti da Un buon uso della vita
Le donne resistono
RispondiEliminaSì, pare che il cosiddetto " sesso debole" non sia poi così fragile come per secoli ci hanno fatto credere...
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