Ti tengo
nell'entroterra dell'anima
in un respiro di due sillabe
nel silenzio che fanno gli occhi
quando spalancati sentono
quel perdersi bello
nel nulla del passo.
***
Sulla soglia dell'ora
che non ritorna e trasparente
mi vive intera
nel forse di ogni passo
a ridosso del silenzio
tu mi parli ovunque.
***
E forse sei tu
questo fragile vento di farfalla
che bianco mi prende gli occhi
all'improvviso
ti dico ciao nel dubbio
ti parlo
sono giorni
improbabili e insistiti
e forse sei tu.
***
Cade anche l'ultimo vento
ogni cosa è sola
nel risveglio che trema
come il cespuglio arruffato
dalla fuga di un uccello
non so più nominarti
se non nel pugno stretto
e indolenzito
ricomincia il giorno
a consumere lento
le suole
e noi
con aria da passanti
moriamo a strattoni nel rumore
secco del desiderio in ceppi
ma ancora
sorveglio le tue foglie
e mi attardo a guardare
il modo che ha il sole
di far colare la luce
sui muri.
***
... Adesso
coi pugni e le parole
che smettono di essere
ti vorrei
naso a naso
solo per dirti
me ne vado
e poi crollarti
addosso.
Cettina Caliò da Di tu in noi
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