Incartami l'urlo…
C'è poesia, poesia. E poesia.
Lettore che vuoi riconoscerti
in quello che leggi,
resta a casa.
(A.B )
Amor abbeverato
alza comunque le mani,
ti sono dentro.
Ho una pistola in vita
poi tu le erediterai
quando non ci sarò più.
Slacciare
è da concubine
da barellieri
da chiunque scenda alle mani.
Nasconditi
tra le tue braccia
come un pavimento
tra i piedi.
Impara a correggere ciò che è giusto:
fa' che l'errore l'ammiri.
Operati da sveglia
fa' che diventino tuoi
tutti i bambini senza mondo,
e poi mangiali,
in segno di fierezza.
Per averli protetti
dentro.
***
Lasceresti solo un calabrone
l'ultima ora della sua vita
se sapessi che ha volato ottanta ore ininterrotte
per poter morire proprio vicino a te?
Se sì,
io voglio diventare quel calabrone
se no,
diventa tu quel calabrone
e volerò io da te.
***
Dubito che la caccia al dorso
si concluda con un solo colpo alle spalle.
Ho il timore
che centri anche l'anomalia divina
che accompagna chi spira
accanto alle scuse porte.
***
Chi ti ha macellato ha tenuto le piume.
Amor scarto
a letto coi soprusi
arato con le unghie,
io vado all'ammasso
strofinando le cosce
per sentirmi inseguito
e rabbrividire.
Tema:
la brama.
***
E' la carne
che ci mangia.
Incartami l'urlo
che lo faccio a casa.
Dolore da asporto.
***
Da qui
si vede il male.
So di te
ma non è conoscenza.
Solo odore.
Alessandro Bergonzoni da L' amorte
https://francobattaglia.blogspot.com/2021/05/alessandro-bergonzoni-il-pensato-del.html
RispondiEliminaCi andrò.
RispondiEliminaAd ogni modo, l'odore ( invece ! ) è una forma di conoscenza molto più pregnante di tutti i nostri intellettualismi e pure delle evanescenti emozioni del cuore.
RispondiEliminaHai mai visto un cane sbagliare " giudizio" su una persona?
Io no.