Se le carezze fossero la rabbia del mare e delle parole pronunciate...
Io che penso.
Se dovessimo meritarci il perdono,
allora non sarebbe un perdono universale,
eterno, già scritto nelle cose.
Vorrebbe dire che l'eterno non c'è
e il mondo non nascerebbe da un
principio di bellezza.
Io che sento.
Se ci fosse un osservatore amorevole
laggiù, oltre la curva dell'orizzonte,
oltre la strettoia della strada in salita,
oltre il tramonto dietro la collina
quando la sfera arancione sembra
la testa di un burattino
che scompare e riappare
per aumentare l'attesa
del piccolo auditorio in festa
se ci osservasse a gomiti larghi
disteso sulla spiaggia del Tempo
e la pioggia fosse le sue lacrime
e il mare il loro eterno accumularsi
se le sue carezze del dopo fossero
il vento dell'oggi, la tempesta,
la rabbia del mare e delle parole pronunciate,
se tutto questo movimento
sgorgasse da una fonte amorevole,
anche le ali spezzate di un passero
allora, o le mie, le tue
sarebbero una goccia
che tracima da un crinale
d'amore.
Daniela Malini Inedito
Basterebbe l'ultima strofa per amare questi versi.
RispondiEliminaGrazie, cara Frida!!!
Hai ragione: la Bellezza e l' Amore sono la molla che dovrebbe governare il mondo, il Principio su cui fondare le nostre scelte.
RispondiEliminaIl nostro immantinente godimento.
E il Perdono la Summa di ogni umano agire ( che oltrepassa la limitatezza e la precarietà per farsi più presso e più prossimo al Divino ).
Grazie.