domenica 23 ottobre 2022

NELLA SUA ALTRA IRLANDA

 


                                           Non si sa dove andare quando soffia il vento...




NELLA SUA ALTRA IRLANDA


E' un paese piccolo. Il vento soffia dalle

dune coprendo di sabbia l'ampia strada.

Il lastricato è bagnato, qua e là, spessi strati di vetri rotti,

la luce si disperde in lunghi artigli.

I nomi sono solitari, le imposte vuote -

non c'è nessuno in giro quando soffia il vento.


La maestra delle novizie le ha mandate tutte

nel coro al piano superiore, a officiare

per la liberazione da tuoni e fulmini.

I lampi screziano le vetrate zigrinate,

l' harmonium ansima dalla fatica,

in cima alla torre l'uragano picchietta il suo ritornello.


E sul prato del luna park la giostra

turbina fischiando. Il vecchio ha raggiunto

il suo aiutante sulla pedana. Urla a suo figlio

di lanciargli una fune per fissare il pilastro

allentato, prima che il tendone o l'intera ruota

si sollevi e vada alla deriva sfracellandosi.


Ma la giostra è fuori controllo, macina velocità

con un ringhio che sovrasta i tuoni. Ha ricominciato

a piovere; l'aiutante del vecchio,

faccia scura con i baffi, si regge.

Provano a fermarla con il loro peso,

urlano al più giovane di aggrapparsi alla fune;


è un paese piccolo, un paese piccolo,

non si sa dove andare quando soffia il vento.



                                            ***


ANACORETA


Nella sua ultima stagione era cambiata.

Il pellegrino non avrebbe trovato

che il vano ricoperto di muschio accanto al portico della chiesa

da cui un tempo passavano l'acqua e una pagnotta.


Poche parole, un ordine. Sì, lei sapeva chi era lì,

ancora pregava per tutti chiamandoli per nome. Ricordo

quando mi donava un'ora delle sue visioni,

quando levitava - era sempre stata sorda -

quando l'esile musica della zampogna risuonava oltre l'inferriata.



                                         ***


UN' ONDA


Quando ritorna l'onda?

Ora tutto è fermo,

la superficie è tesa e sinuosa.


Si muove quasi fosse attirata dal tempo futuro

mormorando come il vociferare pettegolo di una folla,

accumulando scogliere di glossari.


Ritirandosi trascina via sassolini, martellante, scarica

sulle bocche aperte macigni di parole adulanti.

Così le parole sono lì, ma immobili. Quando l'onda torna

indietro


sommerge il braciere del guardiano

e le grida maccheroniche della strada,

l'onda si abbatterà su tutti i nomi.


Le parole saranno lì, ma già

scritte nel nuovo corsivo,

esitanti come spume sulla cresta di una marea.


una pellicola e un'increspatura che si alternano,

trasparenti come ghiaccio sottile svelano

un prezioso mosaico di sabbia.


I pesi sono sepolti,

l'acciottolato del cantiere

affonda in profondità con la sua zavorra di frammenti.


La voce dell'onda sarà tutto ciò

che ci aspettiamo di capire.



                                            ***


NELL' ALTRA SUA CASA


Nell'altra sua casa i libri sono tutti in fila negli scaffali

e la curiosità potrebbe indurre a tirarli giù.

Il postino porta lettere a tutta la famiglia,

la tavola è apparecchiata e sparecchiata da mani invisibili.


Sono i morti a servirci, io vedo

il bicchiere di mio padre, sottomano la bottiglia di acidula

birra scura, sorvegliare il suo posto ( so che non è reale,

è l'unico ragazzo con sei sorelle a non avere mai imparato


a mettere in tavola, ma i libri sono disposti secondo il suo volere).

In questa stanza con un fuoco, libri, un pasto e un istante

in cui tutti scompaiono per andare a lavarsi le mani,

un uomo entra dalla porta, si toglie il cappotto,


si gira come un ballerino e prima di toccare terra

agguanta un giglio da qualche parte. Dove è passato lui,

si svuotano le tasche ogni volta che si apre una porta;

ma il fiore ha viaggiato con lui ed è in buone

mani -


su una mensola spicca una lettera con un grande fiore colorato .

Lui borbotta ancora una volta, Avanti, in nome di Dio -

fuori echeggiano voci di donne, lui fa un respiro profondo e

rapidamente

torna a conversare con il fuoco, sorridendo e scaldandosi le

mani -

in questa casa non c'è bisogno di aspettare il verdetto della

storia

e ogni pagina rimane aperta alla versione di tutte le altre.




           Eiléan Nì Chuilleanàin  da   The girl who married the reindeer ( trad. inedite di G. Meriggi )



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