8 Agosto 1948
(...) Molto presto Sartre ed io ci legammo l'un l'altro, io avevo 22 anni e lui 25, io gli davo con entusiasmo la mia vita e me stessa. Fu il primo uomo con il quale sono andata a letto e nessuno prima mi aveva neanche baciata. Da molto tempo le nostre esistenze si confondono, e ti ho già detto a qual punto sono legata a lui, da un amore che tuttavia si avvicina piuttosto a una fraternità assoluta - sessualmente, non è stata una gran riuscita, essenzialmente a causa sua: non è appassionato per il sesso. E' un uomo caloroso, vivo, in tutto salvo che a letto. Me ne accorsi subito malgrado la mia mancanza di esperienza e a poco a poco ci sembrò inutile, se non addirittura indecente, continuare a dormire insieme. Rinunciammo, dopo circa otto o dieci anni poco coronati da successi in questo campo. E' allora che apparve Bost, giovane e bello, dieci anni fa. Molto più giovane di me, era stato allievo di Sartre, che l'amava enormemente. Adoravo camminare con lui - d'estate- in montagna. Ebbe una storia con una mia amica russa, e alla fine la sposò, anche se la nostra intimità con entrambi non si interruppe mai. Era una relazione piacevole, non passionale, un sentimento senza gelosie né menzogne, una grande amicizia e insieme un'immensa tenerezza. A parte Sartre e Bost, tre volte nella mia vita ho passato una sola notte con degli uomini, degli amici che conoscevo già e che mi attraevano benchè non ci fosse alcuna possibilità di allacciare un vero legame con essi. Quando tornai a vederti a Chicago, prevedevo un'avventura di questo genere: tu mi piacevi e avremmo potuto condividere giorni piacevoli. E' per questo che dico che mi hai preso in trappola. Non mi aspettavo assolutamente un amore, non pensavo di essere sedotta e tu! tu mi hai fatta innamorare di te, ritornare a Chicago e amarti sempre di più. Tu capisci, ora, che avevo l'obbligo di parlarne con Bost, anche se questo fu un po' la morte di qualcosa.
Tutto questo, Nelson, non è che un altro modo per dirti che tra le tue braccia ho conosciuto un amore vero, totale, l'amore in cui il cuore, l'anima e il corpo sono una cosa sola. Non c'erano bei ragazzi l'anno scorso, non ce ne saranno quest'anno, non ce ne saranno mai più, credo.
Arrivederci, Nelson, parlarti mi ha sollevato. Bacio le tue labbra in sogno.
Tua Simone
Fernanda Pivano da Lo scrittore americano e la ragazza perbene ( Storia di un amore : Nelson Algren e Simone de Beauvoir )
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