martedì 23 aprile 2019

LUX AETERNA ( di Frida )

 
 

                                                      ...dolcissima dentro il suo tormento…


E LEI MI E' MORTA…

Lei non sapeva più spogliarsi del suo dolore
che era diventato pelle incancrenita
e utero di pietra dove morire.

Lei non aveva più unghie per scorticarsi l'anima,
da scrivere su labbra spasimanti.

Ora Lei giace - immobile e silente -
in una pietra tumefatta del cuore.

Eppure Lei era poesia
che sapeva volare e danzare attorno al sole
con ali di pizzo e pupille sgranate.

Eppure Lei era l'ostinazione violenta e fiume
di sangue in piena che risaliva le vene.

Eppure a volte la  sento ancora muoversi
- dolcissima dentro il suo tormento -

e avverto la sua voce come vagito
che viene a svegliarmi dal nulla.



                            frida



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