domenica 14 aprile 2019

LA LUCIDA DISPERAZIONE DI PIERA

 
 

                                                   Adesso, una ferma utopia, sta per fiorire…


PASSEGGIATA

Più in là
ci aspettano le foglie morte;
fermiamoci:
qui c'è profumo di rose.
Basta che tu non respiri
perché il futuro muoia.
Così tutto finisce
prima d'aver pianto.
Neanch' io respiro più.


                                            ***

COME

Felice,
come il figlio
che non avrai.

Dolcissimo
come l'amore
che non puoi.

Più puro
come l'uomo
che non sei.

Perfetto
come il volo
della tua tristezza.


                                               ***

PAROLE

E' contenta la persona
se trova parole che somigliano
alla vita.
Se con la vita proprio adesso
si sono messe in relazione.
E' così che viene a sapere.


                                         ***

ESTERNO

Il paesaggio è pronto
per una bella
serata autunnale
che l'uomo asseconda
con ondosità tranquille
del suo passo mentale.
L'albero è là
il pensiero più sotto
il cielo lassù
lui in basso a destra
volendo potrebbe avvertire
queste nette, lucide
perfette distanze.


                                      ***

AMO IL CORPO

Amo il corpo
che ancora dorme voltato su un fianco
quando mi sveglio al mattino.

Quello che resta con me solo un'ora
mi tormenta più a lungo.
Ma non parliamone più.

L'amore si è decomposto nei lacrimatoi
mentre voleva un dolore violento.
Il muschio è spuntato sul ricordo.

Troppe volte - inutilmente -
lo sguardo
si è purificato durante la notte
la vena sulla tempia
ha rinnovato il suo sangue.


                                             ***

LA GRANDE PAURA

La storia della mia persona
è la storia di una grande paura
di essere me stessa,
contrapposta alla paura di perdere me stessa,
contrapposta alla paura della paura.
Non potevo essere diversamente:
nell'apprensione si perde la memoria,
nella sottomissione tutto.
Non poteva
la mia infanzia,
saccheggiata dalla famiglia,
consentirmi una maturità stabile, completa.
Né la mia vita isolata
consentirmi qualcosa di meno fragile
di questo dibattermi tra ansie e incertezze.
All'infanzia sono sopravvissuta,
all'età adulta sono sopravvissuta.
Quasi niente rispetto alla vita.
Sono sopravvissuta, però.
E adesso, tra le rovine del mio essere,
qualcosa - una ferma utopia - sta per fiorire .



                Piera  Oppezzo    da        Una lucida disperazione

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