lunedì 8 aprile 2019

LA MANCAZA DI MARIO

 
 

Non farti ingannare delle illusioni: ti innamori di qualcuno quando lei ma qualcun altro…



ASSENZA

Da dove ci chiamano i rimorsi?
Assenza,
assenza non sa il cuore di chi
né di che ama
perdutissima sostanza.
Sa solo che è incolmabile
quel vuoto, quella lacuna
non fosse il dilagare
- talora - d' una fervida
celestiale sovrabbondanza.


                               ***

NON ANDARTENE

Non andartene,
non lasciare
l'eclisse di te
nella mia stanza.
Chi ti cerca è il sole,
non ha pietà delle tua assenza
il sole, ti trova anche nei luoghi
casuali
dove sei passata,
nei posti che hai lasciato
e in quelli dove sei
inavvertitamente andata
brucia
ed equipara
al nulla tutta quanta
la tua fervida giornata.
Eppure è stata,
è stata:
nessuna ora
sua è vanificata.


                                        ***

DI CHE E' MANCANZA QUESTA MANCANZA

Di che mancanza è questa mancanza
- cuore -
che a un tratto ne
sei pieno?
Di che?
Rotta la diga
t'inonda e ti sommerge
la piena della tua indigenza.
Viene,
forse viene,
da oltre te
un richiamo
che ora perché agonizzi non ascolti.
Ma c'è, ne custodisce
forza e canto:
la musica perpetua ritornerà.
Sii calmo.


                                         ***

QUESTA FELICITA'

Questa felicità promessa o data
m'è dolore, dolore senza causa
o la causa se esiste è questo brivido
che sommuove il molteplice nell'unico
come il liquido scosso nella sfera
di vetro che interpreta il fachiro.
Eppure dico: salva anche per oggi.
Torno torno le fanno guerra cose
e immagini su cui cava o si leva
o la notte o la neve
uniforme del ricordo.


                         
                                    Mario Luzi da   Onere del vero


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