sabato 1 dicembre 2018

ALBERI

 
 

                                           Vengono le vostre musiche dall'anima degli uccelli…


IL SALICE

Io crebbi in un silenzio arabescato,
in un'ariosa stanza del nuovo secolo.
Non mi era cara la voce dell'uomo,
ma comprendevo quella del vento.
Amavo la lappola e l'ortica
e più di ogni altro un salice d'argento.
Riconoscente, lui visse con me
la vita intera, alitando di sogni
con i rami piangenti la mia insonnia.
Strana cosa, ora gli sopravvivo.
Lì sporge il ceppo, e con voci estranee
parlano di qualcosa gli altri salici
sotto quel cielo, sotto il nostro cielo.
Io taccio… come se fosse morto un fratello.


                          Anna Achmatova


                                   ***


TU NON SAI

Tu non sai:
ci sono betulle che di notte
levano le loro radici,
e tu non crederesti mai
che di notte gli alberi
camminano o diventano sogni.
Pensa che in un albero c'è un
violino d'amore.
Pensa che un albero canta e ride.
Pensa che un albero sta
in un crepaccio e poi diventa vita.
Te l'ho già detto: i poeti non si redimono,
vanno lasciati volare tra gli alberi
come usignoli pronti a morire.


                                    Alda Merini


                                         ***


ANTICO INVERNO

Desiderio delle tue mani chiare
nella penombra della fiamma:
sapevano di rovere e di rose;
di morte. Antico inverno.
Cercavano il miglio gli uccelli
ed erano subito di neve;
così le parole:
un po' di sole, una raggera d'angelo,
e poi la nebbia,e gli alberi
e noi fatti d'aria al mattino.


                              Salvatore Quasimodo


                                          ***


UNA RAGAZZA

L'albero m'è penetrato nelle mani,
la sua linfa m'è ascesa nelle braccia,
l'albero m'è cresciuto nel seno -
profondo -
i rami spuntano da me come braccia.
Sei albero,
sei muschio,
sei violette trascorse dal vento.
Creatura - alta tanto - tu sei,
e tutto questo è follia al mondo.


                              Ezra  Poud


                                      ***


ALBERO SECCO

Un albero secco
fuori dalla mia finestra
solitaria
leva nel cielo freddo
i suoi rami bruni.
Il vento rabbioso, la neve, il gelo
non possono ferirlo.
Ogni giorno quell'albero
mi dà pensieri di gioia:
da quei rami secchi
indovino il verde a venire.


                          Wang  Wa- Ping


                                    ***


ALBERI

Alberi!
Frecce voi siete
dall'azzurro cadute?
Quali tremendi guerrieri
vi scagliarono?
Sono state le stelle?
Vengono le vostre musiche
dall'anima degli uccelli,
dagli occhi di Dio.


                                F. Garcia Lorca


                                     ***


VERTICALE

Ma preferirei essere orizzontale.
Non sono un albero con la radice nel suolo
che succhia minerali e amore materno
per poter brillare di foglie ogni marzo;
e nemmeno sono la bella di un'aiuola
che attira la sua parte di ooh, dipinta di colori
stupendi,
ignara di dover presto sfiorire.
In confronto a me un albero è immortale,
la corolla di un fiore non alta, ma più
sorprendente,
e a me manca la longevità dell'uno e l'audacia
dell'altra.
Questa notte, sotto la luce infinitesima delle stelle,
alberi e fiori vanno spargendo i loro freschi
profumi.
Cammino in mezzo a loro, ma nessuno mi nota.
A volte penso che è quando dormo
che assomiglio a loro più perfettamente.
I pensieri offuscati.

L'essere distesa mi è più naturale.
Allora c'è aperto colloqui tra il cielo e me
e sarò utile quando sarò distesa per sempre:
forse allora gli alberi mi toccheranno e i fiori
avranno
tempo per me.


                         Sylvia Plath


2 commenti:

  1. Molto belle, quelle che preferisco di Alda Merini e l'ultima, bello il brano che non conoscevo

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  2. Un tenero omaggio agli alberi che tanto bene fanno alla nostra vita:al nostro organismo e alla nostra psiche.
    Senza contare il valore simbolico che li accomuna - più di ogni altra cosa - al nostro spirito.
    Grazie del commento.

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