mercoledì 5 dicembre 2018

INEDITI DI FRANCESCA

 
 

                                                            Sento il dolore al plesso solare…


non chiedermi - caro - la parola,
non dirla tu, non mi squadrare
come pollicino, fammi andare
per questo bosco scuro,
per il sentiero di quello che io sento.

tu non mentire; io non mento.

le parole sono molliche
e ombre grandi di aquiloni,
sono il sole che abbaglia sui balconi,
e draghi che diventano formiche.

e parole, la testa e il suo girare
tu buttalo alle ortiche.

come Alfredino, fammi calare
nel fosso oscuro: l'ombelico,
tu fammelo adorare,
così i baci, i nostri cedimenti,
il collo, le mani, gli occhi e i denti.

sprofondami le unghie nella schiena:
la lingua è una catena
di suoni e di saliva
è bava stremata di lumaca,
tracciato seminale verso casa,
guscio, uovo, mondo, spirale,

ricordo dell'abbraccio originale.


                                 ***


E' ETERNO SOLAMENTE IL DESIDERIO

quindi non riesco a prendere sul serio:

gli anelli di famiglia i matrimoni la festa
di natale pasqua e altre tradizioni.

( sono una nuvola rigonfia di tempesta
un vecchio frocio senza più illusioni ).


                                   ***


MI MANCHI

è un sentimento.

va al di là della letteratura rosa.

è un dato di fatto.
ed è ingombrante:

una poltiglia emozionale disgustosa.

è struggimento.

è piuttosto imbarazzante:

una cicciona
che sculetta
in tuta rosa.


                                    ***


OGGI IL MIO UMORE

è il bar dell'idroscalo nel mese di novembre
è una gita in torpedone con vendita di pentole
è un controviale buio invaso da rumene.

è una cosa da assoluto marciapiede.

oggi, non mi sento tanto bene.


                              ***


E' STATO BELLISSIMO NON BACIARTI

in fondo alla panchina desolata.
con il viale in prospettiva sullo sfondo.

con te io mi isolo dal mondo.

abbiamo inventato un'assurda giornata:
malinconica implosiva musicale
enigmatica sommessa smisurata.

sento il dolore al plesso solare
sento la testa piena ma svuotata.
esattamente come in terza elementare
la prima volta che mi sono innamorata


                             ***


ILLUMINAZIONE DAVANTI AL BANCO DEI SURGELATI

anche la sofferenza
ha la sua data di scadenza.



                Francesca  Genti        Inediti



4 commenti:

  1. E' un parere, rispettabilissimo.
    Né io sono qui a postare poesie e brani di libri che debbano piacere necessariamente a tutti.
    Sarebbe interessante - tuttavia - sapere cose non ti piace in queste poesie per poter avviare un dialogo ( o una critica ).
    Grazie della presenza.

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    1. Provo la stessa perplessità che ho davanti ai quadri di Picasso, a Madrid sono rimasta mezz'ora a cercare di capire cosa attraeva un bel gruppo di persone davanti ad un suo grande dipinto, per me confusionario, spezzato e inquietante, siamo tutti diversi questione di gusti credo sia la risposta, non amo il cubismo e dipende l'arte contemporanea, non posso nemmeno generalizzare, magari non mi piacciono queste e altre si, amo il linguaggio classico, che scorre come una musica, un torrente di emozioni che da un cuore arrivano ad altri, qui il linguaggio mi arriva confuso, spezzato... Non intendo offendere nessuno e rispetto ogni scritto perché appartiene alle emozioni di chi scrive, in genere taccio quando non mi piace qualcosa, qui mi è uscito di getto, come hai ben detto non tutto pupupiacere a tuttit...

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  2. La mia non era una critica, ma un invito al dialogo ( che tu intelligentemente hai colto ).
    Come affermi nel tuo commento, non si può generalizzare e andare per " correnti", perché l'espressione artistica è sempre strettamente personale ( anche dentro una stessa " corrente " letteraria ) e anche le emozioni che ci arrivano sono sempre ogni volta diverse. Talvolta anche sorprendenti.
    Come ho scritto nel commento di ieri, le decisioni di postare o meno degli scritti ( che siano poesie o brani di saggistica ) non significa che necessariamente corrispondano al mio sentire; a volte ( specie per i libri ) è l'argomento ad interessarmi per la possibilità di scambio di idee che offre; per le poesie mi affido all'istinto più che alle critiche letterarie : dò per scontato - tuttavia - che qui non ci troviamo di fronte ad un premio Nobel ( cosa che invece ha guidato le mie scelte di oggi ).
    Grazie per l'intervento.

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