domenica 6 maggio 2018

LE POTENZE DEL SONNO 1

 
 

                                                               Il sonno prolunga il sogno...


PARADOSSI

(...)  Il sonno contiene un mistero - un mistero che è, in parte,quello
       di consentire l'abbandono della ragione che assiste alla
       propria disfatta e trova in essa non solo piacere ma anche -
       accanto al piacere - una ragione nuova, nuove terre da
       esplorare. Un mistero che porta con sé un altro modo di essere
       anch' esso figlio della ragione.
       Il punto più misterioso non è situato dentro al sogno che si
       appresta a cominciare, ma nella sua profusione di immagini
       donate - doni imprevisti, imprevedibili -, quanto nel momento
       della totale assenza di immagini, e nel gesto potente ( immensa
       mano dolce )che cancella tutto ciò che era iscritto sull' ardesia
       del giorno.
       All' improvviso, l'intero essere è completamente volto verso
       l'oscuro. E verso quella sottile traccia di luce che consente di
       percepire l'oscuro, il quale rifiuta di essere afferrato nel
       momento in cui afferra tutto il già noto, impadronendosene e
       sostituendolo.

       Interrogare il sonno, nel semplice senso di scrutarlo a fondo
       fino a strappargli - se possibile - il suo segreto, implica un
       atteggiamento opposto a quello degli altri gesti.
       Quando si entra in un luogo di studio, il sopore - di solito - è
       proibito.  In questo caso - al contrario - è assolutamente
       privilegiato: dormire è permesso, anzi necessario, perché si
       possono trovare l'oggetto e il soggetto del proprio lavoro.
       Non più - quindi - soltanto: " Il poeta lavora: sogna", com'era
       scritto sulla porta di Saint-Pol  Roux ( pseudonimo del poeta
       francese Pierre - Paul Roux n.d.r. ), ma " Il poeta si impegna:
       dorme".

      Il principale paradosso del sonno paradossale consiste nel fatto
      che il tempo del sonno più profondo, più difficile da
      interrompere, quello nel quale i riflessi non funzionano più, è
      anche quello in cui è più intensa l'attività mentale. Gli occhi si
      muovono, i neuroni circolano, l' Es pensa: i sogni cominciano.
      Il sonno prolunga dunque il sogno. Ma dove comincia la carne
      dell'uno, dove la carne dell'altro? Il cuore del sonno è questa
      proliferazione attiva, immaginante, profetica? (...)


                Jacqueline  Risset   da    Le potenze del sonno
    

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