martedì 1 maggio 2018

LA PIU' DIFFICILE DEL MONDO ( proprio come te )

 
 


                                            Portami con te, fammi seccare tra le pagine di un libro...


III

Ci si innamora soltanto d'inverno.
Lontani dall'esuberanza
dei profumi, dall'abbaglio
volgare dei colori, come è stato
con te: qualcosa che cresce nascosto
dentro la terra, quando fuori
tutto sembra morto.





VIII

Dite al pallottoliere
che un altro giorno finisce. Da sotto
il letto già mi rimbrotta: sostiene
che sarebbe più giusto
averti qui, se il dolce
che previene l'amaro
mi fa amara la bocca.

Poi dice che gli manchi.





X

Penso a quando ti metti quel pigiama
verde coi funghi che divoro. Poi
dormo tutta la notte, con le labbra
cosparse di veleno.




XII

Mi ti arrampichi addosso
come una vite sul palo.
In estate viviamo
le nostre giornate più belle:
a te un sostegno che regga
il peso dello zucchero che cresce,
a me le foglie che avvolgono
l'odore viola dei baci.





XIII


Dici: che belle sono queste carezze.
E non capisci che in realtà
sto avvolgendo i fili del rocchetto,
perché se smetto di toccarti
e ti lascio andare, ho paura
di perdermi, volare via.





XIX

Quando l'autunno scuoterà i rami
bianche dei pioppi, non lasciarmi
ai bordi della strada.
Non lasciarmi tra i ciottoli,
le foglie melmose, le piccole
cose marce, nello scolo delle acque.
Portami con te, nel calore
di una casa, fammi seccare
tra le pagine di un libro.

Quando l'autunno spezzerà i rami
bianche dei pioppi, tu
sarai il fiore che spunta
dal taschino della mia giacca.


         Riccardo  Socci    da    La più difficile del mondo ( proprio come te )

5 commenti:

  1. C'è una pacatezza, in questi versi, un ritmo e un sapore di cose quotidiane che rasserena. Immagini delicate, talora quasi d'altri tempi, come quel "fammi seccare/tra le pagine di un libro". Affascinante.
    Grazie!!

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  2. E' vero, ed è tanto più stupefacente questa maturità " leggera" se si considera la giovane età dell'autore.
    Questo libro ( che tra l'altro mi è personalmente caro ) potrei definirlo come " la costruzione " di un amore. ( E in questa sezione ho scelto i brani da trascrivere ).
    Poi l'amore sfiorisce come un fiore sotto il troppo sole, si dissecca e muore ( come tutto ciò che è umano ).
    Ma rimane la poesia.
    E per tuo personale godimento, te ne trascrivo qui alcune dell'ultima parte ( di testo o di vita ? )

    XXVI

    Parlo di te mentre guido e una pioggia
    di polline di pioppi
    scende sul parabrezza.
    Velocissima
    come loro ti ho vista spuntare
    e poi crescermi sopra
    nel giro di poche stagioni.

    Tempo fa, nel campo di casa
    un albero è caduto
    durante una tempesta.
    Attendo ancora
    prima di accendere la motosega:
    preparerò la legna da bruciare
    e dopo fuochi e altri fumi
    per la tua vita
    come l'hai chiesta: nuova.


    XXX

    Attraversi gridando con lo stormo
    gli oceani, ad ali spiegate.
    Hai l'abitudine di un nido a vita
    in un posto soltanto
    e il becco che migra nel mondo
    alla prima gelata.
    Sulla mia chioma
    ritorneranno a schiudersi
    i giorni che hai deposto, quando tu
    sarai già andata. E arrivederci.


    XXXVI

    Se ancora vivi in carne,
    se vivi in carne e ossa e non soltanto
    nel flusso degli ioni tra le mie
    sinapsi,il mondo è il luogo più banale
    è il luogo più reale
    è il luogo meno vero in cui cercarti;
    se ancora vivi e cambi la tua vita
    come io senza di te la mia.


    XXXVII

    Avrai mani bianchissime, le dita
    scavate sulle guance
    rigonfie dei nipoti.
    Saranno trascorsi decenni
    da questo pomeriggio che ti penso
    nel vento che si addensa.

    Da uno specchio tornerai, inseguendo
    sciami di zanzare:
    avrai mani dolcissime
    e il profumo pungente
    del nostro passato sul collo.

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  3. Questi versi li trovo molto leggeri e profondi al tempo stesso, con un linguaggio comprensibile a tutti...

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  4. Qualche volta occorre tornare alla semplicità e alla freschezza dei " primi " sentimenti che, non per questo, mancano di spessore e di profondità.
    E' come se l'anima avesse bisogno di alzarsi da terra, di giocare con le nuvole, di annusare il cielo...

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