Di raggi forti ho bisogno...
SE QUESTO TRENO VA
Voglio andare senza fuggire,
aprendomi la strada fra banchi di luce
nel mio castello di cartapesta e niente.
Lascia che scappi da un sole malato
ché di raggi forti che scottano il viso
ho bisogno e che riempiano stanze.
Lascia che scenda dalle tue mani incerte
ancora quel raggio a illuminare la via
ché di cadere io temo da fragili steli.
Aspetto - ancora di te - il nostro vagone
carico di ciò che noi siamo.
frida
Sete di luce piena che restituisca spazio e respiro, in questi versi pacati. E al tempo stesso delicatezza in quei "fragili steli", così come nell'attesa "di ciò che noi siamo".
RispondiEliminaGrazie!!
Ti ringrazio, mia cara amica, di questo bel commento...
RispondiElimina