lunedì 27 giugno 2022

RICETTE ( preventive ) PER L'INVERNO



 

                                                               Le ali per un bacio...



Inverno. Il sole è un dono raro e apprezzato, la notte arriva troppo presto, il cibo ha un sapore più amaro. Sospesi in questo grigiore, guardiamo indietro o avanti, ciò che è stato o che forse ci aspetta : colori più caldi riempiono le nostre estati di coperte stese tra gli aranci, di viaggi in macchina tra campi sconfinati che scorrono via da un finestrino. Ma ciò che il sole bacia, proietta allo stesso tempo - dietro di sé - un'ombra più scura, ed è lì che l'inverno si annida : in una speranza o nel ricordo di una persona che abbiamo perso; in una gioia minuta, più duramente guadagnata e - dunque - cento volte più preziosa.





RICETTE PER L'INVERNO


Ogni anno, quando veniva l'inverno, i vecchi andavano

nei boschi a raccogliere il muschio che cresceva

sul lato nord di certi ginepri.

Era un lavoro lungo, occupava molti giorni, anche se

erano giorni brevi perché la luce andava calando,

e quando le loro sporte erano piene, tornavano

a casa affaticati, perché il muschio era pesante.

Le mogli lo facevano fermentare, un lavoro lungo ed

estenuante,

specie per persone vecchie tanto

che erano nate in un altro secolo.

Ma avevano una pazienza, quegli anziani,

che voi e io stentiamo a immaginare.

e quando il muschio era stato trattato, lo mettevano con

senape selvatica e sapori piccanti

in ciabattine tagliate a metà, inzuppate come pan bagnato,

dopodiché la cosa era fatta : un " panino invernale 

rinvigorente",

lo chiamavano, ma nessuno diceva

che era buono; lo mangiavi

quando non c'era altro, come le mazzot nel deserto, che

i nostri genitori chiamavano il pane del dolore - in certi

anni

un vecchio non tornava dai boschi, e allora la moglie

doveva trovare

una nuova vita, come autoinfermiera, o supervisionando

i giovani che facevano i lavori pesanti, o vendendo

i panini nel mercato all'aria aperta mentre cade la neve,

avvolti

in tela cerata - Il libro contiene

solo ricette per l'inverno, quando la vita è dura. In

primavera,

chiunque può preparare una buona colazione.



                                            ***


PENSIERI NOTTURNI


Sono nata tanto tempo fa.

Non c'è più nessuno in vita

che mi ricordi da bambina.

Ero una bambina brava?

Cattiva? Tranne che nella mia testa

questo dibattito ormai

tace per sempre.

Cosa costituisce

un bambino cattivo, mi chiedevo. Coliche,

diceva mia madre, cioè

piange molto.

Che male poteva

esserci? Come era duro

vivere, non mi meraviglio

che siano tutti morti. E come

devo essere stata piccola, sospesa

dentro mia madre, che mi tastava

con approvazione.

Che peccato che ho cominciato

a esprimermi a parole, senza rapporti

con quella memoria. L' amore di mia madre!

Fin troppo presto mi sono rivelata

per quel che sono,

robusta ma acida,

come una sveglia.



                                        ***


Poco dopo scese la notte. Automaticamente

si accesero le luci.

Sul pavimento la donna si mosse.

Qualcuno le aveva messo sopra una coperta

e lei la spinse via.

E' mattino? disse. Si era tirata su

in qualche modo per poter vedere

la porta. C'era un uccello, disse.

Qualcuno dovrebbe baciarlo.

Forse è già stato baciato, disse il mio vicino.

No, disse lei. Una volta baciato

diventa una persona. Così non può volare;

può solo star seduto, in piedi, coricato.

E può baciare, aggiunse maliziosamente il vicino.

Non più, disse lei. Fu una sola volta

per spezzare l'incantesimo che aveva gelato il suo cuore.

Uno scambio svantaggioso, aggiunse,

le ali per un bacio.

Ci fissava, come una figura in cima a un monte

che guarda giù. anche se eravamo noi che guardavamo giù.

a dire il vero. Evidentemente la mia testa non è quella di

una volta, disse.

La maggior parte dei miei fatti sono spariti, ma certi

principi sottostanti si sono perciò

manifestati con chiarezza sorprendente.

I cinesi avevano ragione a riverire i vecchi.

Guardate noi, disse. Siamo tutti in questa stanza

ancora in attesa di essere trasformati. E' per questo che

cerchiamo l'amore.

Lo cerchiamo tutta la vita,

anche dopo che lo abbiamo trovato.



                                         ***


UNA FRASE


Tutto è finito, dissi.

Cosa te lo fa dire, chiese  mia sorella.

Perché - dissi - se non è finito, presto finirà,

il che in fondo è lo stesso. E se le cose vanno così,

non c'è ragione di cominciare

nemmeno una sola frase.

Ma non è lo stesso, disse mia sorella, il fatto che finirà presto.

Rimane una domanda.

E' una domanda stupida, dissi.



                                   ***


UNA STORIA PER BAMBINI


Stanchi della vita campestre, il re e la regina

ritornano in città, tutte le principessine

rumoreggiano dietro nell'auto, cantando la canzone

dell'essere

" io sono, tu sei, lui, lei, esso è ".

Ma non ci sarà nessuna coniugazione nell'auto, oh no.

Chi può parlare del futuro? Nessuno sa qualcosa del futuro,

nemmeno i pianeti.

Ma le principesse dovranno viverci.

Che giornata triste si è fatta.

Fuori dall'auto, mucche e pascoli scorrono via;

sembrano calmi, ma la calma non è la verità.

La disperazione è la verità. Questo lo sanno

il padre e la madre. Ogni speranza è perduta.

Dobbiamo tornare dove è stata perduta

se vogliamo ritrovarla.




    Louise Gluck   da   Ricette per l'inverno dal collettivo ( Trad. di M. Bacigalupo )



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