Chiamami col mio nome
IDA VITALE E IL GOMITOLO DELLA POESIA
IMPEGNI D'OGNI GIORNO
Ricordati del pane,
non ti scordare quella cera bruna
che si deve spalmare sopra il legno,
né la cannella per guarnire,
né le altre spezie necessarie.
Corri, aggiusta, veglia,
verifica ogni rito della casa.
D'accordo con il sale, il miele,
con la farina, il vino inutile,
cedi senz'altro al tuo talento ozioso,
allo strepito ardente del tuo corpo.
Passa, per questo stesso ago da cucire,
una sera via l'altra,
tra l'una e l'altra tela,
il tuo agrodolce sogno,
le porzioni di cielo danneggiato.
E sempre in mano tua un gomitolo
senza mai smettere si avvolga
come nei giri d'altro labirinto.
M non pensare,
non sforzarti,
tessi.
A poco vale ricordare,
cercare appoggio dentro i miti.
Arianna tu non hai riscatto
né una costellazione per corona.
***
ARMANDA GUIDUCCI E LA PAROLA POETICA TRA SILENZI
Mi recitavi un tempo, per legarmi,
con filtri d'amore a te, dei versi
d'una sfuggente amarezza - di Montale.
" E il calcolo dei dadi più non torna..."
Eri tanto intatto e risparmiato
- perfino da te stesso. Amavi me.
Ed avevamo in mano tutte le carte.
Ora che, una volta di più,
ha vinto lo spreco, la dissipazione,
e mai due volte può tornare in sorte
di riafferrare tutti i segni delle carte,
non ti supplizia, il senso di quel verso?
La tortura, per me, è dovere senza tregua udire
sobbalzare quei dadi,
quel suono antico... a stento, percepito
allora; ma, nel gran tempo svuotato
di noi, così nitido adesso, così profetico.
***
TESS GALLAGHER E LA POESIA A DUE VOCI
BACIO SENZA CORPO
Credi che non sappia che la vita
ci riduce alla sua misura?
Che la calamità della bellezza attacca
lo scheletro, invecchiandolo
dall'interno?
Riposa un poco qui, in questo corpo
senza corpo che
è l'amore, era l'amore. Queste poesie ti
convinceranno più di un altro
che sei stato molto amato
e lo dovresti essere ancora. Sarà come
una stella caduta
racconta alla terra il cielo notturno?
Alzerà lo sguardo, quella donna
nel nostro futuro? Ma ora il libro
è caduto a terra e noi
ci siamo rivolti uno all'altra
sulla scala senza parole
di qualche momento non vissuto dove la poesia
non significa niente, anche se è tutto qual che rimane
di ciò che griderebbe la notte
se avesse due voci, questa
e quella che le risponderebbe
se potesse.
***
LAURA LIBERALE E LA POESIA CONTRO LA DISSIPAZIONE
La madre è il leone nero
che infrange a unghiate
la cupola dell'infanzia.
Sapere è bucare la luce
aprire varchi d'ombra.
Questi mezzi disseminati
sono l'ultima misura del danno.
***
LOUISE GLUCK E LA POESIA COME PROVA
PARODOS
Molto tempo fa, sono stata ferita.
Imparai
a esistere, come reazione,
fuori dal contatto
con il mondo : vi dirò
cosa volevo essere -
un congegno fatto per ascoltare.
Non inerte: immobile.
Un pezzo di legno. Una pietra.
Perché dovrei stancarmi a discutere, replicare?
Quelli che respiravano negli altri letti
non erano certoin grado di seguirmi, essendo
incontrollabili
come lo sono i sogni -
Attraverso le veneziane, osservavo
la luna nel cielo notturno restringersi e gonfiarsi.
Ero nata con una vocazione :
testimoniare
i grandi misteri.
Ora che ho visto
e nascita e morte, so
che per la mia buia natura esse
sono prove, non
misteri-.
***
DARIA MENICANTI E LA POETICA DEL PRECISARSI
2 NOVEMBRE
sono
una folla oramai contro la mia
porta. Sono una gente. E ciascheduno
ha quell'ultimo sguardo che aveva.
Chiamami col mio nome ( Antologia poetica a cura di Anna Toscano )
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