martedì 7 giugno 2022

CHIAMAMI COL MIO NOME 2

 


                                                                Chiamami col mio nome



IDA VITALE E IL GOMITOLO DELLA POESIA


IMPEGNI D'OGNI GIORNO


Ricordati del pane,

non ti scordare quella cera bruna

che si deve spalmare sopra il legno,

né la cannella per guarnire,

né le altre spezie necessarie.

Corri, aggiusta, veglia,

verifica ogni rito della casa.

D'accordo con il sale, il miele,

con la farina, il vino inutile,

cedi senz'altro al tuo talento ozioso,

allo strepito ardente del tuo corpo.

Passa, per questo stesso ago da cucire,

una sera via l'altra,

tra l'una e l'altra tela,

il tuo agrodolce sogno,

le porzioni di cielo danneggiato.

E sempre in mano tua un gomitolo

senza mai smettere si avvolga

come nei giri d'altro labirinto.


M non pensare,

                      non sforzarti,

                                        tessi.

A  poco vale ricordare,

cercare appoggio dentro i miti.

Arianna tu non hai riscatto

né una costellazione per corona.



                                        ***

ARMANDA GUIDUCCI E LA PAROLA POETICA TRA SILENZI


Mi recitavi un tempo, per legarmi,

con filtri d'amore a te, dei versi

d'una sfuggente amarezza - di Montale.

" E il calcolo dei dadi più non torna..."

Eri tanto intatto e risparmiato

- perfino da te stesso. Amavi me.

Ed avevamo in mano tutte le carte.


Ora che, una volta di più,

ha vinto lo spreco, la dissipazione,

e mai due volte può tornare in sorte

di riafferrare tutti i segni delle carte,

non ti supplizia, il senso di quel verso?


La tortura, per me, è dovere senza tregua udire

sobbalzare quei dadi,

quel suono antico... a stento, percepito

allora; ma, nel gran tempo svuotato

di noi, così nitido adesso, così profetico.



                                    ***


TESS GALLAGHER E LA POESIA A DUE VOCI


BACIO SENZA CORPO


Credi che non sappia che la vita

ci riduce alla sua misura?

Che la calamità della bellezza attacca

lo scheletro, invecchiandolo

dall'interno?

Riposa un poco qui, in questo corpo

senza corpo che

è l'amore, era l'amore. Queste poesie ti

convinceranno più di un altro

che sei stato molto amato

e lo dovresti essere ancora. Sarà come

una stella caduta

racconta alla terra il cielo notturno?

Alzerà lo sguardo, quella donna

nel nostro futuro? Ma ora il libro

è caduto a terra e noi

ci siamo rivolti uno all'altra

sulla scala senza parole

di qualche momento non vissuto dove la poesia

non significa niente, anche se è tutto qual che rimane

di ciò che griderebbe la notte

se avesse due voci, questa

e quella che le risponderebbe

se potesse.



                                           ***


LAURA LIBERALE  E LA POESIA  CONTRO LA DISSIPAZIONE


La madre è il leone nero

che infrange a unghiate

la cupola dell'infanzia.

Sapere è bucare la luce

aprire varchi d'ombra.

Questi mezzi disseminati

sono l'ultima misura del danno.



                                             ***


LOUISE GLUCK E LA POESIA COME PROVA


PARODOS


Molto tempo fa, sono stata ferita.

Imparai 

a esistere, come reazione,

fuori dal contatto

con il mondo : vi dirò

cosa volevo essere -

un congegno fatto per ascoltare.

Non inerte: immobile.

Un pezzo di legno. Una pietra.


Perché dovrei stancarmi a discutere, replicare?

Quelli che respiravano negli altri letti

non erano certoin grado di seguirmi, essendo

incontrollabili

come lo sono i sogni -

Attraverso le veneziane, osservavo

la luna nel cielo notturno restringersi e gonfiarsi.


Ero nata con una vocazione :

testimoniare

i grandi misteri.

Ora che ho visto

e nascita e morte, so

che per la mia buia natura esse

sono prove, non

misteri-.



                                    ***


DARIA MENICANTI  E LA POETICA DEL PRECISARSI


2 NOVEMBRE


                                       sono

una folla oramai contro la mia

porta. Sono una gente. E ciascheduno

ha quell'ultimo sguardo che aveva.




                Chiamami col mio nome ( Antologia poetica a cura di Anna Toscano )




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