martedì 28 giugno 2022

LE STAGIONI DI CARDARELLI



                                                      Estate, stagione dei densi climi...




ESTIVA


Distesa estate,

stagione dei densi climi

dei grandi mattini

dell' albe senza rumore

ci si risveglia come in un acquario

dei giorni identici, astrali,

stagione la meno dolente

d'oscuramento e di crisi,

felicità degli spazi,

nessuna promessa terrena

può dare pace al mio cuore

quanto la certezza del sole

che dal tuo cielo trabocca,

stagione estrema che cadi

prostrata in riposi enormi,

dai oro ai più vasti sogni,

stagione che porti luce

a distendere il tempo

di là dai confini del giorno,

e sembri mettere a volte

nell'ordine che procede

qualche cadenza dell'indugio eterno.



                                     ***


FEBBRAIO


Febbraio è sbarazzino.

Non ha i riposi del grande inverno,

ha le punzecchiature,

i dispetti

di primavera che nasce.

Dalla bora di febbraio

requie non aspettare.

Questo mese è un ragazzo

fastidioso, irritante

che mette a soqquadro la casa, rimuove il sangue, annuncia il folle

marzo

periglioso e mutante.



                                       ***


MARZO


Oggi la primavera

è un vino effervescente.

Spumeggia il primo verde

sui grandi olmi fioriti a ciuffi

ove il germe già cade

come diffusa pioggia.


Tra i rami onusti e prodighi

un cardellino becca.

Verdi persiane squillano

su rosse facciate

che il chiaro allegro vento

di marzo pulisce.


Tutto è color di prato.

Anche l'edera è illusa,

la borraccina è più verde

sui vecchi tronchi immemori

che non hanno stagione,

lungo i ruderi ombrosi e macilenti

cui pur rinnova marzo il greve manto.


Scossa da un fiato immenso

la città vive un giorno

di umori campestri.

Ebbra la primavera

corre nel sangue.



                                            ***


AUTUNNO


Autunno. Già lo sentimmo venire

nel vento d'agosto,

nelle piogge di settembre

torrenziali e piangenti

e un brivido percorse la terra

che ora, nuda e triste,

accoglie un sole smarrito.

Ora passa e declina,

in quest'autunno che incede

con lentezza indicibile,

il miglior tempo della nostra vita

e lungamente ci dice addio.



                                           ***


NOVEMBRE


C'è un giorno che tutte le formiche escono dal bosco

a fare il fascio per l'invernata.

Sopraggiungono, di lì a poco,

le lunghe piogge autunnali,

simili a un gran pianto dirotto, interminabile.

E' un pianto che sgorga a fiumi, a torrenti,

fa crescere il lago, solca le strade, rovina i ponti

e dilaga per i campi ostinatamente verdi.

I muri si ricoprono di vellutina.

Quando più nessuno se l'aspetta,

un sole freddoloso, più prezioso dell'oro vecchio,

torna poi, ogni mattina,

a trovare le foglie gialle d'acacia

che piovono ancora sui davanzali,

le foglie secche dei platani

che il vento trascina lungo i viali.




              Vincenzo Cardarelli   da   Poesie, 1942




2 commenti:

  1. Questa carrellata di mesi/stagioni ci ricorda di quanto ancora abbiamo bisogno di poesie... per quanto riguarda "intorno al fuoco" è, giustamente, rimandato a momenti più sensibili a un "caloroso" abbraccio... :-)
    Bentornata Frida!

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  2. Grazie!
    Un altrettanto " caloroso" abbraccio ( oggi me lo posso permettere perché qui piove ) in attesa di sederci attorno ad un fuoco a discutere di poesia....

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