(...) Tutta Gerusalemme conosceva Gesù. Perché dare a Giuda dei soldi per baciarlo sulla guancia in modo da rendere possibile il suo arresto? Gesù non tentò di scappare o di nascondersi quando vennero a cercarlo i carcerieri : non si tagliò la barba o non si mise un cappuccio per celare il viso.Quando gli si avvicinarono con le manette, non tentò neppure di sostenere che non era Gesù ...( Per i cristiani era il segno che tutto quanto stava accadendo era predestinato e già ampiamente notificato nell' Antico Testamento, n.d.r ). Dunque, perché pagare per un bacio che doveva identificare un uomo noto a tutti? Non aveva senso per me a sedici anni, e ancor meno adesso, sessant'anni dopo.
Un'altra cosa che mi colpì è che era una storia scritta molto male, con un protagonista che assomigliava allo stereotipo hollywoodiano del cattivo di un film di serie B : una creatura ripugnante, subdola, avida, infida, ingannatrice. A questo Giuda Iscariota si è attribuito ogni cliché negativo possibile. Per di più, già allora mi resi conto che questa era una storia tutt'altro che innocente : il Giuda dei Vangeli è la velenosissima fonte dell'antico archetipo dell'ebreo eternamente demonizzato e maledetto. Un editor decente, pensai allora e ne sono convinto anche oggi, avrebbe dovuto tagliare questa storia dai Vangeli. E' una sgradevole appendice e non è necessaria per gli sviluppi della trama. Cosa sarebbe cambiato se Gesù fosse andato direttamente da Betlemme al fiume Giordano, attraverso la Galilea e la Samaria, e poi al Monte degli Ulivi e a Gerusalemme per la crocefissione e la resurrezione, senza Giuda? Senza pezzi d'argento? Senza il bacio traditore ?
Nessun'altra storia ha mai generato tanto odio, tanta violenza, tanto spargimento di sangue, tante persecuzioni, tanti genocidi quanto l'odiosa storia di questo tradimento. (...)
Amos Oz da Gesù e Giuda ( Trad. di V. Mantovani )
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