Che tu possa ritrovare la poesia nella tua anima... ( S. A. )
Villa La Topaia, Borgo San Lorenzo
6/ 7 Agosto 1916
(...)Perché non ho baciato le tue ginocchia?
Avrei voluto fermare quell'automobile giù per la costa, tornare
a piedi, nella notte, che c'è il tuo petto per questa bambina
stanca. Tornare. Come una bambina, quella del ritratto a dieci
anni.Non quella che t'ha portato tanto peso di storie di memorie
affannose, che t'ha parlato come se stesse ancora continuando il
suo povero viaggio disperato, come se non ti vedesse - quasi - e
non vedesse lo spazio intorno, le querce, l'acqua, il regno mitico
del vento e dell'anima... Tu che tacevi o soltanto dicevi la tua
gioia. Sentivi che la visione di grandezza e di forza si sarebbe
creata in me non appena io fossi partita? Nella tua luce d'oro.
E non ho baciato le tue ginocchia.
I nostri corpi sulle zolle dure, le spighe che frusciano sopra la
fronte, mentre le stelle incupiscono il cielo.
Non ho saputo che abbracciarti. Tu che m'avevi portata così
lontana. Che il giorno innanzi ascoltavi soltanto l'acqua correre
tra i sassi. Oh tu non hai bisogno di me!
E' vero che vuoi ch'io ritorni? Come una bambina di dieci anni.
E' vero che mi aspetti? Rivedere la luce d'oro che ti ride sul
volto. Tacere insieme, tanto, stesi al sole d'autunno. Ho paura di
morire prima. Dino, Dino, ti amo.Ho visto i miei occhi stamane,
c'è tutto il cupo bagliore del miracolo. Non so, ho paura. E'
vero che mi hai detto Amore ? Non hai bisogno di me, eppure la
gioia è così forte. Sono tua. Sono felice. Tremo per te, ma di
me sono sicura. E poi non è vero: sono sicura anche di te.
Vivremo: siamo belli. Dimmi. Io non posso più dormire, ma tu
hai la mia sciarpa azzurra: ti aiuta a portare i tuoi sogni!
Scrivimi!
Sibilla (...)
Sibilla Aleramo & Dino Campana da Un viaggio chiamato amore ( Lettere 1916- 1918 )
Una "lettura" di quel viaggio di Sibilla e Dino lo interpreta in modo letterario Laura Pariani con il suo Quel viaggio chiamavamo amore. Altrettanto emozionante.
RispondiEliminaCertamente sì.
RispondiEliminaUn viaggio che porterà il poeta di Marradi prima nella Pampa argentina ( si discusse molto se fosse questo un viaggio reale o della fantasia ), per concludersi nel manicomio di Castelpulci. E'comunque entusiasmante entrare nelle " zone d'ombra" di personaggi complessi come lo scrittore dei " Canti orfici" , piuttosto che nella psiche di Nietzsche o di Dostoevskij ( come ha fatto Laura Pariani in altri testi) .
Comunque mi hai dato un'idea: perché no una rivisitazione fantasiosa anche di " questo " viaggio interiore fatta Qui prossimamente?
Grazie per la visita.