Per far affiorare l'anima bisogna scrivere con follìa...
LA SOGLIA
Ieri notte ho fatto
con te
un lungo viaggio
non importa se è stato un sogno
o mi sono lanciata nel vuoto
una sbarra si è mossa
e mi sono trovata
su una soglia ignota.
Sono saltata dal tempo
che mi guardava in faccia
si è fatto avanti
si è fermato
e con una torcia
in mezzo alle sopracciglia
ha puntato verso gli istanti
che hanno imbastito la mia vita.
Cosa cerchi?
Domandò.
Non lo saprei dire
sussurrai:
il perdono
il mandala
quel perdono che è mio
e non mi posso concedere
che avanza con me
e non viene da fuori
quel perdono scontroso
che mi risuona nelle tempie
mi opprime
e mi fa sgorgare le lacrime
che lavano.
Ci fu un silenzio scomodo
alla fine me la squagliai
l'universo mi porgeva la mano
lo accolsi
mi accolse
fui bruco
crisalide
gazzella
e una donna dagli occhi
abbagliati.
Non c'era nessuno
niente
una paura a spirale
mi rizzava il corpo.
Iniziai a camminare
il terreno era rugoso
mi feriva i piedi
sarei potuta tornare
non volevo
un masso in lontananza
mi avviai da quella parte
era ricoperto
da orditure di muffa
ascoltai i suoi singhiozzi
spenti
avanza
avanza
implorava
non salire sul mio corpo
non hai ancora visto tutto
il panorama è terso
e anche se scorrono miracoli
come l'amore
il mare
i fiori
i cristi
e i buddha
e tant'altro
e di più
è saturo di violenza.
Ero incuriosita
ma tremavo
vi sono donne violentate
continuò
corruzione
tirannie
guerre ingiuste
tra fratelli
emigranti
che cercano i loro familiari
e non li trovano mai
vengono torturati
uccisi
e sospiri
e pianti
e grida.
Inclinai la testa
e ripresi a camminare.
Sulla soglia
non ci sono strade
né sentieri
né segnali
la libertà è piena
respiro libertà
non so cosa farmene.
Sono sempre stata cauta
al diavolo la cautela
i timori
le colpe
ho ignorato la follia
la tengo lì
nascosta
la tengo legata
viaggia con me
viaggia
non so plasmarla
in parole.
Per scovare
le verità
per far affiorare l'anima
bisogna scrivere con follia.
I ricordi smarriti
dove sono?
Claribel Alegria da Amor sin fin
I versi di Claribel, al di là del suo apparente pessimismo, mi sembrano un ruscelletto zigzagante di parole, sentimenti, impressioni. Lo paragono alla tua risata a "cascatella". Ciao Frida.
RispondiEliminaHai detto bene: il pessimismo è solo una delle impressioni di questa poesia. A me piace molto, al di là delle brutture della vita, il suo senso di rinascita : da bruco a crisalide, a donna dagli occhi abbagliati che accoglie e si sente accolta dall'universo. Impressione confortata anche dall'ultima immagine del video, dove si vede un neonato appena uscito dall'utero materno che prende contatto col mondo adagiato sulla pancia della mamma...
RispondiEliminaUn po' come se fosse una sintesi del mondo: speranza dopo il dolore e nonostante...