domenica 13 ottobre 2019

SE FA MALE, NON è AMORE 2


MA QUANTO MALE TI HANNO VOLUTO ?

(…) Prova a pensare se chi ti ha cresciuto era incapace di una
       reale affettività: magari si trattava di persone calde ma
       colleriche, oppure molto vicine ma gelide, di un'emotività
       lunatica, imprevedibile. E' possibile che questa educazione
       iniziale ti abbia fatto credere che l'amore implica sempre
       distanza, discontinuità, dolore e imprevedibilità.
       Magari quando ami qualcuno lo metti al primo posto, lo
       proclami il tuo re e gli conferisci poteri illimitati.E lui, anziché
       prepararti un trono al suo fianco, si trasforma in un tiranno
       affettivo. Potresti essere anche una persona iperprotettiva, che
      fin da giovane ha avuto responsabilità sproporzionate,e quando
       ti innamori e curi  e proteggi l'altro, ti metti al suo servizio:
       così che quello che era iniziato come un aiuto, finisce col
       diventare una situazione cronica nella quale tu dai ( e ti dai )
       continuamente, mentre l'altro ha trovato il modo per vivere
       bene senza dover mai né crescere né maturare. E ancora una
       volta ti ritrovi sottomessa.
       C'è chi teme che l'amore lo possa divorare, facendo sfumare i
       contorni della sua individualità, e si difende come un leone
       affinché nessuno possa " sottometterlo " ( nel tuo dizionario si
       direbbe " amarlo" ). Per altri invece l'amore è come la terra
       più fertile nella quale affondare le radici, entrando in contatto
       con una dimensione di profondità e significato, con il lato più
       profondo e sacro di sé. C'è anche chi soffre di immaturità
       affettiva, chi non arriva mai a comprendere che la libertà è
       fatta anche dei legami liberi che stabiliamo nel corso della
       nostra vita, e non solo di sentimenti irrinunciabili.
       Ma una cosa bisogna sapere chiaramente : devi affrontare
       tutto il dolore che porti dentro.
       Il problema non sono le persone che ami, il vero problema sei
       tu.
      L'amore romantico può essere un buon tentativi di coprire tutto
      il dolore che ti porti dentro: dolore provato da piccola, dolore
      per le assenze, per gli abbandoni o per esperienze traumatiche.
      In ogni caso, il tuo compagno non è il tuo salvatore, che ti
      consolerà e allevierà tutte le ferite del passato: non ha la
      missione né l'obbligo di offrirti un amore grande al punto da
      compensare tutto il dolore precedente.
      Però può capirlo e contenerlo, e offrirsi di camminare  ad un
      giusto passo alla ricerca di una felicità possibile per entrambi.
     (…)



                 Montse  Barderi   da     Se fa male, non è amore


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