Ho scelto la stanza della prima volta...
" L' ultimo libro di Maurizio Evangelista è suddiviso in quarantotto stanze, tutte di numero dispari. La parola stanza si collega direttamente a un luogo di dimora, a una possibilità di alloggio. Ma nella metrica italiana è un altro nome per definire la strofa. Dal vocabolario : " questo significato, che si collega direttamente all'accezione originaria di " fermata", deriva dal fatto che la strofa o l'ottava, racchiudendo un senso compiuto, comporta alla fine una pausa, un riposo, che ne costituisce la caratteristica ".
Viene spontaneo pensare che in questo caso la parola " stanze" alluda e derivi, sia dall'esperienza lavorativa dell'autore ( che si realizza appunto in un albergo ), sia alla sua frequentazione con la poesia. Non a caso il libro si apre con un check- in e si chiude con un check - out. Dunque esiste una sorta di unità di luogo che fa da scaturigine ai versi e alle microstorie, agli embrioni di racconto che si lasciano scorrere come attraverso una fessura, uno spiraglio di porta ". (P. Polvani )
STANZA 107
lui mi afferra e mi dice
il cielo sta così bene con le tue scarpe della domenica.
è vero gli dico
le indosso solo per te
in questa luce alta e drammatica
che filtra il pomeriggio.
***
STANZA 129
non ho figli della mia età
da far uscire sul davanzale col bel tempo
guardo il mio compagno come guardavo mio padre
come se fossi suo figlio
e lui mi assomigliasse
sarò sempre un bambino
affacciato all'età di qualcun altro
se indovinassi quanti anni ho
sarei già padre di me stesso.
STANZA 315
ho scelto la stanza della prima volta
quella con la poltrona rotta al terzo piano.
per la carta da parati
e la vasca da bagno
non vale una sega.
per il modo in cui l'hai guardata invece
ho salvato il suo numero in rubrica.
***
STANZA 325
ogni mattina mi porto il nome fuori
e controllo di aver chiuso bene la porta
e di avere quarant'anni.
il mio vicino getta da mangiare ai gatti
e sono anni che non conosco il suo nome
e che saluto i gatti.
quante cose un'abitudine
una chiave certo
l'ombra che segna l'indirizzo del pranzo
per qualcuno
ma il nome soprattutto
che non serve per conoscere un uomo.
***
STANZA 405
dovremmo crescere ogni anno di due centimetri e mezzo
crescere in primavera e sul finire dell'estate
allargarci la chioma formare
sottili anelli anno per anno
avere l'interno cavo
e quel peso non ancora nostro
con tutto quello che fuori
è dentro siccità.
Maurizio Evangelista da Mr. Me
Mi scuso con Alberto per aver eliminato involontariamente il suo commento, nel quale dichiarava la sua preferenza per la stanza 405. Che mi sembra un bel programma di crescita... in tutti i sensi!
RispondiEliminaGrazie.
ih, non ti preoccupare proprio
Elimina😉