sabato 10 settembre 2022

ELOGIO DELLA FOLLIA ( di Ercolani ) 2

 

( ...) Non occorre sprofondare irreversibilmente   nelle proprie immagini psichiche. Questa esperienza estrema può procurare un dolore intollerabile e diventare una follia senza ritorno, che non consentirebbe al viaggiatore di assolvere al suo preciso dovere : il racconto del viaggio. Ogni discesa agli inferi - ogni domanda che cerca se stessa senza soluzioni previste né risposte già formulate - è tanto assoluta , nel trovarsi il proprio mondo interno di immagini, simboli, analogie, quanto relativa nel definire il tempo preciso e limitato dell'esperienza. Difendersi dal pericolo di cui scrive Emily Dickinson : " Poi un'asse si spezzò nella ragione/ e io precipitai sempre più in fondo", è seguire le parole prudenti dello psicanalista Donald Winnicott : " Se il viso materno è privo di risposte, allora uno specchio è una cosa che si può guardare ma che non si deve guardare fino in fondo ", senza dimenticare, come azzardo iniziale, il consiglio di Hermann Melville : " Preferirei essere folle piuttosto che essere saggio... mi piacciono tutti gli uomini che si immergono. Qualsiasi pesce può nuotare fino alla superficie, ma ci vuole una grande balena per scendere cinque miglia e oltre...Fin dall'inizio del mondo, i palombari del pensiero sono tornati con gli occhi iniettati di sangue ".  (...)



            Marco Ercolani  da   Galassie parallele



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