27 Gennaio 2022 - Giornata della Memoria
C' è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
Schulze Monaco
c'è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buchenwald
più in là c'è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald
servivano a far coperte per i soldati
non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas
c'è un paio di scarpette rosse
di scarpette rosse per la domenica
a Buchenwald
erano di un bimbo di tre anni
forse di tre anni e mezzo
chissà di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini
li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l'eternità
perché i piedini dei bambini morti non crescono
c'è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald
quasi nuove
perché i piedini dei bambini morti
non consumano le suole.
Joice Lossu
L'orrore non ha colore, è una profonda voragine che risucchia tutte quelle vite che la cattiveria, la crudeltà umana ha spento. Il raccapriccio non ha sostanza, è un immenso vuoto in cui si proiettano le immagini dei campi di sterminio, dell'Afganistan, della Bosnia e di mille altri luoghi, di mille altre guerre... dei morti di ieri, di oggi, di domani. Morti per intolleranza religiosa, razziale, sessuale e per tutte le intolleranze che l'uomo, nei secoli, è riuscito a inventare!
RispondiEliminaHai espresso compiutamente anche il mio pensiero e quello di chi- come noi- ama la giustizia e conserva la pietà.
RispondiEliminaIn modo particolare ho a cuore la sorte dei bambini e ho provato angoscia nel rileggere ( e postare ) questa poesia.
Spero che ci sia una giustizia. Oltre.