domenica 30 gennaio 2022

IL RECUPERO DELL'ESSENZIALE



 

                                                 Abbiamo bisogno dello stato di luce...





Lascia che sia il sole

a prendere possesso dei nostri sguardi

abbiamo bisogno dello stato di luce

che avviene all'alba nell'ora più pura.

Tienimi il cuore come un'ampolla

per raccogliere acqua limpida alla sorgente

prestiamoci ancora alla vita nella sua sacralità

è questo l'amore

immergersi uniti nella volontà del tempo

dai polsi alle caviglie in un sogno sempreverde.



                                          ***


Tace l'aria nei giorni estivi

non è tradimento il dolore

che ci ha tenuto fermi

al caldo in un sole che sosta

tra i petali muti delle campanule

con la pena - la mia -

un'attesa che snerva il tempo.

Chissà che cosa mi chiede ancora la vita

forse che io ami più forte il respiro

impugnando le punte del coraggio

che io stringa il presente

e sparpagli luce in abbondanza fra i pensieri:

è nell'incandescenza del silenzio che ci si salva.



                                               ***


Esiste una lingua segreta che si impara

origliando ai piedi dell'erba

sottoterra che una folla di erbe sepolte

rugiade strette che vogliono tornare

sale su per le radici la grammatica dei papaveri

sosta come respiro tra le labbra il sogno di fiorire

il sole varia la sua voce a seconda della luce

cede la parola al silenzio ed è petalo sanguigno

che osa tramonti prima della sera.



                                               ***


Nel silenzio erano nascoste strade infinite

nessuno l'aveva mai toccato con gli occhi

di chi rimane per giorni a guardare con la mente

un passaggio di pollini a terra.

Erano là fuori sciolti anche i nostri ritorni del cuore

quelli che non sapevamo durassero

quanto la salita della luna dentro la notte.

Siamo entrati forse per la prima volta

oltre qualcosa che avevamo dimenticato

un sole improvviso ci ha svegliato

e avvicinato

all'inizio del cielo.



                                           ***


Tornare nei luoghi delle trascorse memorie

ho temuto di non riconoscere più

il posto dove reclamavo stelle nel fieno.

Mi guadagnavo una carezza di sole

mentre provavo a crescere

sotto lo sguardo fiero delle montagne.

Rimbombava giù nel dirupo

l'eco della mia infanzia

come acqua di sorgente tra le rocce.

Avevo l'espressione di chi è capace

di far rivivere le voci assenti

ero presa a raccontare le nevi di ieri.

L' eternità aveva previsto che io conservassi

tutto ciò che si inerpica al cuore.




                     Michela Zanarella   da     Recupero dell'essenziale




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