... la donna che, conosciuta nel 1963, accompagnò sentimentalmente il poeta negli ultimi anni della sua vita...
POESIA D'AMORE
Il vento vacilla esaltato e porta
foglie sugli alberi del Parco,
l'erba è già intorno
alle mura del Castello, i barconi
di sabbia filano sul Naviglio Grande.
Irritante, scardinato, è un giorno
che torna dal gelo come un altro,
procede, vuole. Ma ci sei tu e non hai limiti:
violenta allora l'immobile morte
e prepara il nostro letto da vivi.
( da Dare e Avere )
***
MI CHIEDI PAROLE
Mi chiedi parole. Ma il tempo
precipita come un masso sulla mia anima
che vuole certezze, e più non ha sillabe
da offrire se non quelle silenziose
del sangue legate al tuo nome,
o via vita, mio amore senza fine.
( scritta nel 1967, fu pubblicata postuma )
***
CHE BREVE NOTTE
Che breve notte, amore. Un raggio
di luce è già sulla tua fronte,
nei tuoi capelli di madonna bizantina:
e dai carrozzoni lungo il fiume
assale antiche radici
la voce dei giovani nomadi, funamboli
di gramo pane e di parole murate nello sdegno.
Riconosco il fanciullo che sul Bosforo di Sicilia
gettava la sua solitudine di isolano
isolato. Ma tu ti svegli, bellissima.
Bruna e bruciante mi svegli
a nuova vertigine, scavato d'ansie e di sangue
mi trascini nel buio, senza memoria.
Qui vivo forse la mia ultima vita .
( anch'essa scritta nel 1967 per Curzia Ferrari, fu pubblicata postuma )
Salvatore Quasimodo
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