" La morte è la curva della strada : morire è solo non essere visto" . ( F. Pessoa )
CONSOLATIO AD SE IPSUM
Quando ti vedo triste e malinconico,
vicino alla rovina delle ceneri,
mi permetto di dirti ( in questi versi,
perché in faccia non oserei ),
che ancora respiri ( cosa inevitabile
quando si è vivi ), che ci sono film
ancora da vedere, e geologie
capricciose e oceani in fiamme
e tesori scitici e crepuscoli
da ammirare, e romanzi da leggere,
e connivenze magiche, e coppe
feeriche da vuotare. E nonostante non ci siano
emozioni fortissime, passioni
logoranti né zii in America
in attesa sulla porta del futuro,
bisogna cercare di vivere fino all'ultima
boccata d'aria nei polmoni
senza perdere la speranza, senza sprofondare
troppo, sapendo che la vita
è un orrore, e che finisce sempre
uno schifo, e che il silenzio è in agguato,
e che la malattia ci sta minando,
ma che bisogna vivere la decadenza
di buon umore, ché il nostro praedicabilis
non è altro che il riso - ricordati
dei vecchi autori scolastici -
per quanto il nostro proprium siano le lacrime.
Luis Alberto De Cuenca Trad. di F. Giordani - G. Nibali
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