venerdì 25 settembre 2020

SUL BORDO ROVESCIATO DI VIVERE


                                                       Lupa alla deriva sull'orizzonte...


La voce di Nicole Brossard, definita in un prima momento " femminista ", è quella sontuosa e mai scontata di una cittadina del pianeta che naviga al di sopra della questione dei generi, nei mari aperti della parola piena e consapevole. Sa benissimo che l'inferno è qui, " sul bordo rovesciato di vivere ", ma continua per la sua strada avendo davanti a sé l'infinito da esplorare, per quel desiderio inarrestabile di " spargere baci tra i continenti" o forse per l'utopia di lenire il dolore del mondo.



DERIVA / INVERSA


e urta per magia

l'epidermide consentendo

tutte le sorti che l'attraversano

e circolano curve lente

nelle zone proibite

consenti

affinché la bestia s'innamori

d'estraneità e sollevi gli artigli

fino al tuo collo.

                                                ***

ti esponi senza motivo muscolo

ti scortichi le curve

e nel ritmo ti fai inarcare

la schiena e danzare le grazie

lupa spostata nella stagione

alla deriva sull'orizzonte

una lenta immagine di piacere.

                                                    ***

e lentezza celata

il pelo

svegliandosi innescò divorante

la nostra strategia

la seduzione deviò.



                                          ***

SE SISMICO


se abbaiare o annegare la voce

tra le immagini e le parole

sveglia un po' di timore

ospita allora il volto scelto

il bordo rovesciato di vivere

labello spazioso


se qualche stoffa di seta persiste

sulle labbra e troppo eccita

respira con un'aria naturale

anche se domani corre svelto

nell'anatomia

cerca altri racconti


se a colpi minimi di lingua

d'espressione la tensione continua

ravvicina le parolacce

l'orizzonte se necessario

fino alla bocca


se il timbro della voce

si tramuta e se troppo caos

o malinconia s'insedia

mischia l'assortimento delle risposte

la teatralità di parlare


se questo ricomincia e fa caldo

troppo caldo ancora nelle giunture

pigia ovunque sul quotidiano

restano grandi squarci

sapori inspiegabili

baie, corallo, littorine


sì, tremi, e vedi

per forza c'è del bianco

è vero e per forza

tremi.



                                          ***

ETERNITA'


tutte le forme di eternità sono state

precisamente inventate calde o insostenibili, 

monologo ultimo, sete intima .

è a bruciapelo che alberga l'eternità

nei nostri letti, prova orale

nei nostri racconti

l'eternità invade la vita

la parte silenziosa del delirio.



                                            ***

LINGUA


poiché avviene con la bocca

la parola è una giostra massima

attorno al ventre

un flusso di tenerezza e di paura

che dà al verso essere la sua dismisura

recto verso la parola lecca tutto.



                                            ***

NUCA


 ascolto ancora al confine delle lingue

il rumore degli incendi

le  domande, l'arte

delle palpebre il mormorìo dei minuziosi addii

il suono familiare dei nostri tuffi nella sete

la malinconia e il suo fervore d'origine.




                                   Nicole  Brossard    da    A' tout regard


          

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