domenica 13 settembre 2020

L'AVERNO DI LOUISE



                                              Per vedere a cosa stai dicendo addio...


LE MIGRAZIONI NOTTURNE


Questo è il momento in cui rivedi
le bacche rosse del sorbo selvatico
e nel cielo scuro
le migrazioni notturne degli uccelli.

Mi addolora pensare
che i morti non le vedranno -
queste cose dalle quali dipendiamo
scompaiono.

Che cosa farà l'anima allora per trovare conforto?
Mi dico che forse non avrà più bisogno
di questi piaceri;
forse non essere, e nient'altro, basta, semplicemente,
per quanto sia arduo immaginarlo.



                                           ***

LAGO CRATERICO

C'è stata una guerra tra il bene e il male.
Abbiamo deciso di chiamare il corpo il bene.

Questo ha reso la morte il male.
Ha fatto ribellare l'anima
contro la morte, completamente.

Come un fante che vuole
servire un grande guerriero, l'anima
ha voluto schierarsi con il corpo.

Si è ribellata contro il buio,
contro le forme di morte
che riconosceva.

Da dove arriva la voce
che dice supponi che la guerra
sia il male, che dice

supponi che sia stato il corpo a farci questo,
ci abbia resi timorosi dell'amore.


                                                ***

LA STELLA DELLA SERA

Stasera, per la prima volta in molti anni,
mi è apparsa nuovamente
una visione dello splendore della terra

nel cielo vespertino
la prima stella sembrava
crescere in fulgore
man mano che la terra si oscurava

fino a non poter diventare più buia ancora.
E la luce, c'era la luce della morte,
pareva restituire alla terra

il suo potere consolatorio. Non c'erano
altre stelle. Solo quella
di cui conoscevo il nome

come nell'altra mia vita, le recai 
offesa : Venere,
stella del vespro,

a te dedico
la mia visione, ché su questo suolo spento

hai gettato quanta luce basta
a rendere il mio pensiero
visibile di nuovo.


                                         ***

AVERNO

Muori quando il tuo spirito muore.
Altrimenti, vivi.
Magari non stai facendo un buon lavoro, ma vai avanti -
qualcosa che non puoi decidere.

Quando lo dico ai miei figli
non mi danno retta.
I vecchi - pensano
fanno sempre così:
parlano di cose che nessuno può vedere
per nascondere che stanno perdendo le cellule cerebrali.
Ammiccano l'uno all'altro;
ascolta quella vecchia, che parla dello spirito
perchè non ricorda più come si dice sedia.

E' terribile essere soli.
Non intendo vivere soli -
essere soli, quando nessuno ti ascolta.

Mi ricordo come si dice sedia.
Voglio dire - non mi interessa più.

Mi sveglio pensando
" devi prepararti ".
Presto lo spirito si arrenderà -
tutte le sedie del mondo non serviranno.

So cosa dico quando esco dalla stanza.
Dovrei vedere qualcuno, dovrei prendere
una di quelle pillole nuove per la depressione.
Li sento bisbigliare, decidere come dividersi le spese.

E voglio gridare
" state tutti vivendo in un sogno".

Brutto abbastanza - pensano - vedermi cadere a pezzi.
Brutto abbastanza senza la predica di questi giorni
come se non avessi diritto a questa nuova informazione.

Bene, loro hanno lo stesso diritto.

Stanno vivendo in un sogno, e mi preparo
ad essere un fantasma. Voglio gridare

" la nebbia se n'è andata ".
E' come una nuova vita:
non ti interessa il risultato:
lo conosci.

Pensaci: sessant'anni seduti su delle sedie. E adesso lo spirito mortale
cerca così apertamente, così impavidamente

di sollevare il velo.
Per vedere a cosa stai dicendo addio.



                     Louise  Gluck    da        Averno



Nessun commento:

Posta un commento