" Non andare a caccia di pensieri; sono loro a venire incessantemente da te " . ( R. Walser )
IMPENETRABILE
(...) Difficile risponderti. Non sono impenetrabile. Sono docile alle
domande degli altri, ma devono essere le domande giuste. Non
posso essere io a chiedermi qualcosa: saprei già tutte le
risposte. Qui, a Herisau, nessuno mi chiede nulla. E' tutto un
leggiadro silenzio.Nessuno sa che io scrivevo, nessuno nomina
i miei libri.Dovessi consigliare qualcosa a qualcuno, gli direi:
scrivi per te e per nessun altro. Mostra la tua pagina a
qualcuno, e poi cancellala, dimenticala. Cosa significa questa
funebre immortalità dei libri, poveri oggetti a volte lasciati
soli per anni, nelle biblioteche,coperti di polvere come scrigni
senza tesori?Gli scrigni vanno aperti e la polvere d'oro sparsa
sui sentieri !
Non è vero che detesto gli scrittori vincenti, solo che mi
disinteresso a loro. Non mi sento né padre né figlio di quello
che scrivono. Vivo una " sindrome della fuga?". Non so. E'
una questione di musica, più che di innocenza. I vincenti non
mi parlano, sono bronzi sordi. Dentro il paesaggio
temporalesco della città in bilico, sono inutili gli archi di
trionfo. Cosa vuoi che dica? Sotto gli archi pisciano i poeti e
passano i girovaghi: io sono lì.
Vedi tu a che punto sono superbo. (...)
Marco Ercolani da Preferisco sparire ( Dialoghi con Robert Walser, 1954 - 1956 )
Nessun commento:
Posta un commento