mercoledì 9 settembre 2020

LA VOCE DI CHRISTA




  " Sollievo micidiale: credere a quel che si dice e venir straziati da quel che si crede ".  ( C. Wolf )


                             

RICONOSCIUTA

Questa non sono io
assicuro
ai volti
esigenti
che mi accusano
delusi.

Certo questa non sono io.
Davvero non lo sono.
Non lo sono davvero.
Io davvero non sono io.

Vero che non sono io?
Questa sei tu
dice la morte.

Lo sono stata
lo ammetto.
Non c'è dubbio.


                                           ***


COLPEVOLE

Nel dormiveglia 
vedevo
un essere duplice.
Sdraiato lui
e lei in piedi
uniti
così che
solo con i piedi della donna
ai suoi piedi
l'uomo 
si sarebbe sollevato
e lei pure ritta
avrebbe potuto camminare
solo con i piedi dell'uomo.

Restavano dunque
immobili.


                                             ***


QUELLO CHE NON C'E' NEI DIARI

E  neppure nei libri:in realtà
com'è trascorso il tempo.

Un ingranaggio che scatta nella testa. Una voce nell'orecchio
che conta con te. Uno due tre quattro cinque sei sette.
Oltre le cifre e l'ascolto di quella voce
e molte altre, la vita è trascorsa, e l'erba
è cresciuta, senza che noi l'udissimo.

Quando si è logorata la voce. Da quanto
non si accorda con i puri canti di un tempo.

Non fare storie -
E io non ne ho fatte.
Sto disimparando a fare storie.


                                               ***


PARLAVI DI COSE...

Parlavi di cose che non vedevano
e loro ridevano.

Ma tu rema sul fiume oscuro
controcorrente:
va' per la via sconosciuta
alla cieca, ostinato,
e cerca parole radicate
come il nodoso ulivo -
lascia che ridano.
Desidera che dimori l'altro mondo
nella soffocante solitudine odierna
in questo presente smemorato -
lasciali pure.

Il vento marino e la rugiada dell'alba
esistono senza che alcuno li cerchi.


                                        ***


PRINCIPIO  SPERANZA

Inchiodato
ala croce del passato.
Ogni movimento
spinge
i chiodi
nella carne.




                    Christa  Wolf    da     Il cielo diviso



5 commenti:

  1. Io non ho ancora disiparato a fare storie. Vivo di storie, storie assurde nel blog e di più nella vita reale. Non ho ancora impRato a non fare storie. Carine le poesie. Il rumore dell'erba che cresce

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  2. Io ho interpretato " Non fare storie" come dire " a non creare problemi".
    E Christa risponde" Sto disimparando a fare storie".
    Sarebbe come dire che è diventata più arrendevole?
    Che mette meno in difficoltà gli altri?
    Ce lo dicono fin da bambini " Smettila di fare storie..."
    E noi ci proviamo tutta la vita.
    E magari non ci riusciamo.


    P.S. Ho letto e riletto la poesia cercando la spiegazione " giusta"
    Ma so che non c'è.
    Ed è il bello della poesia.

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  3. Cioè - nella poesia - una spiegazione che valga per tutti.
    Alla faccia della parafrasi ...

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  4. Si, sono io che amo strafalcionare le parole per trovare un nuovo senso meno consueto. Così ho stravolto la parola "storie", non fare storie per un senso più buffo.
    😁

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  5. E' bello il senso " non consueto".
    E non Faccio Storie : mi arrendo...

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